Il Tribunale federale ha pubblicato oggi la sentenza con la quale ha respinto il ricorso dell’ex deputata PS Lisa Bosia Mirra contro la condanna per ripetuto aiuto all'entrata e alla partenza illegali inflittale dalla Corte di appello e di revisione penale del Cantone Ticino.
Dalla sentenza* si evince che Bosia Mirra aveva chiesto ai giudici di Losanna di riconoscerle, oltre al proscioglimento, un’indennità di 48'346,79 franchi più interessi. A pagarle questa somma, secondo la socialista, avrebbe dovuto essere il Cantone Ticino, da lei accusato di averla ingiustamente condannata per i suoi trasporti illegali di cittadini eritrei e siriani.
Ma il Tribunale federale le ha dato torto su tutta la linea. Bosia Mirra sosteneva di aver agito “cedendo a una violenta commozione dell'animo scusabile per le circostanze”. Ma i giudici di Losanna hanno replicato che “la ricorrente non ha avuto una reazione immediata a seguito di un sentimento violento improvviso, ma ha pianificato diversi trasporti, aiutando 20 cittadini stranieri ad entrare