Svizzera, 17 settembre 2020
Passi avanti per la nuova legge sul CO2 (in attesa del referendum)
La nuova legge sul CO2 è quasi pronta se non per alcuni punti divergenti tra le due camere del Parlamento come la tassazione dell'aviazione d'affari.
Ciononostante, il Consiglio degli Stati giovedì ha fatto un passo verso il nazionale sull'importo della tassa applicata ai voli privati per compensare le loro emissioni di gas a effetto serra. Rimangono tuttavia diverse altre differenze. Tra Camera Alta e Camera Bassa
Il Consiglio nazionale vuole imporre all'aviazione d'affari una tassa compresa tra i 500 e i 5000 franchi, a seconda delle dimensioni dell'aeromobile, del suo peso e della distanza del tragitto. Il Consiglio degli Stati, che finora preferiva un importo una tantum di 500 franchi, ha dimezzato la cifra. Il Consiglio degli Stati, che in precedenza aveva favorito una tassa una tantum di 500 franchi, ora l'ha dimezzata e ha deciso di fissare la tassa tra i 500 e i 3'000 franchi.
Il timore è che la tassa unica di 500 franchi non costituisca un incentivo sufficiente. Chi è favorevole all'imposta unica teme che le imprese svizzere non debbano essere svantaggiate di fronte alla concorrenza straniera. A titolo di confronto, la tassa sui voli di linea è stata fissata tra i 30 e i 120 franchi per biglietto.
Un altro punto su cui il Consiglio degli Stati non si arrende è la sua volontà di esonerare da sanzioni coloro che evadono per negligenza
la tassa sul CO2. Ha mantenuto questa divergenza con 26 voti contro 14.
La negligenza è un reato punibile secondo altre leggi, come la legge sugli oli minerali, ha detto Adèle Thorens (Verdi/VD). Questo deve funzionare anche per la legge sulla CO2 per evitare situazioni incoerenti, opinione a cui si è accodata anche il Ministro dell'Ambiente Simonetta Sommaruga.
Una differenza rimane anche per quanto riguarda il supporto per gli agenti energetici utilizzati negli edifici per ridurre le emissioni di CO2.
Per accelerare la conversione ecologica dei trasporti pubblici, dal 2030 in poi, la tassa sugli oli minerali sarà rimborsata solo alle aziende, soprattutto quelle delle regioni montane o periferiche, che non possono fare capo a autobus ecologici. Il Consiglio degli Stati ha sostenuto questa proposta con 23 voti favorevoli e 18 contrari. I fondi risparmiati saranno utilizzati per incoraggiare nuove modalità di propulsione.
La conferenza di conciliazione dovrà decidere al più presto in quanto le Camere federali desiderano finalizzare la legge durante questa sessione.
Secondo i piani del Parlamento, la nuova legge dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio 2022. Nel frattempo, è quasi scontato che il popolo avrà l'ultima parola, poiché l'UDC ha già annunciato l'intenzione di indire un referendum.