Sport, 22 settembre 2020

“La Ferrari? È una scuderia che vive ancora di ricordi”

Alex Fontana parla del Mondiale di Formula 1 e della grave crisi del Cavallino rampante

LUGANO - Alex Fontana: Lewis Hamilton si appresta a battere tutti i record della formula 1. In particolare sta per agganciare Schumacher a livello di vittorie e di titoli mondiali. Possiamo dire che ormai non c’è più partita. Oltretutto Bottas non sembra in grado di impensierirlo.
Il vantaggio di Hamilton in questo momento, aldilà del punteggio a suo netto favore, è la tranquillità mentale. Sa di essere stato superiore e di avere un cuscinetto di punti che può attenuare qualche eventuale errore o guasto. Senza le prestazioni delle Ferrari e di una Red Bull non ancora al suo livello, Lewis al momento si trova forse in una delle stagione più semplici da affrontare. Certo vi sono ancora molte gare e tutto può succedere, ma per ora le cose per il britannico vanno alla grande. Bottas è piuttosto indecifrabile: la velocità c'è, a volte è un po' sfortunato, ma per ora non ha ancora avuto la costanza giusta per impensierire davvero il suo capitano. Negli ultimi anni, l'unico ad essere riuscito nell'impresa, è stato Nico Rosberg. Certo, Lewis fu vittima di alcuni ritiri ma il tedesco fu pronto a capitalizzare.

Malgrado abbiano la stessa vettura, il finlandese proprio non sembra in grado di contrastare l’inglese. Forse una questione di timore riverenziale?
Come detto la velocità c'è. Considerato Hamilton dai più come uno dei fenomeni della Formula 1, il fatto che Bottas riesca a batterlo o comunque a mantenersi sotto il decimo di secondo, fa di lui un cavallo di razza. Ogni tanto brilla anche in gara, vedi la prima partenza al Mugello, ma sulla lunga distanza tende ancora un po' a vacillare. Credo che le strategie siano comunque improntate maggiormente su Hamilton, nel senso che ogni qualvolta Bottas sta dietro, si ritrova svantaggiato. Non avesse perso la posizione in ripartenza al Mugello, avrebbe probabilmente vinto lui. Però con i se e con i ma non si va lontano...

Ed eccoci alla Ferrari: qual è la sua lettura di questa profonda crisi?
La storia del nome Ferrari è la stessa da decadi, ma l'essenza del team è cambiata, ed io da appassionato quando guardo Lecler e Vettel scendere in pista, quando guardo le persone al muretto box, indipendentemente che usino un colore rosso acceso o una colorazione retro, non ci vedo Enzo Ferrari. Vedo un team che non sa più da che parte andare e vedo un 'organizzazione orizzontale che non funziona, non segue una linea. Ritengo che la filosofia interna sia da rivedere: basta pensare all'anno prossimo, basta dire che il progetto sia sbagliato, basta far andare e venire del personale sempre diverso. II team va rivoltato come un calzino ma con metodo, non necessariamente licenziando e assumendo, come spesso vediamo fare, ma accettando che non sia solo il progetto della vettura sbagliato, ma l'organizzazione interna. Non si vive di ricordi; McLaren, Renault, Red Bull e compagnia lo hanno capito: quanto ci impiegheranno a Maranello?

Ma lo scorso anno di questi tempi sui rettifili la Ferrari sembrava un missile.
Consci di avere un vantaggio di motore, hanno costruito una vettura ad alto carico aerodinamico. Ora, con il cambio di regolamento, la loro strategia sul motore è stata vietata. Per ovviare ad un problema di velocità hanno quindi dovuto scaricare la vettura a livello di aerodinamica per avere meno drag, meno resistenza all'aria, e recuperare velocità. L'unico problema è che poi la macchina diventa inguidabile, specialmente finito il picco delle gomme nuove. Oltre a non essere comunque all'altezza sui rettilinei, i piloti fanno anche fatica a guidarla.

Qualcuno parlò anche di irregolarità. Che ne pensa?
Penso che solo chi sta all'interno sappia veramente tutta la storia. Io non mi permetto di chiamarli irregolari, perchè non lo posso dire per certo. Sicuramente aver perso quel vantaggio in seguito ad una
decisione della FIA e di colpo non essere più competitivi non dà una bella immagine nel suo complesso.

Un giudizio sui due piloti...
Leclerc sta facendo del suo meglio con una macchina che al momento non è in grado di fare di più, ma ha molti anni davanti a se e deve imporsi come pilota maturo e uomo squadra. Vettel sa di non essere voluto, sa che qualcun'altro lo vuole ed ha già un posto dove andare, la macchina non va avanti e quindi perchè di rischiare di... sfracellarsi all'Arrabbiata 2? Fa il suo compitino

Negli ultimi tempi abbiano visto gare avvincenti grazie alle safety car...
La nuova tipologia di gare ricalca il modello americano delle Nascar e delle Indycar, nelle quali con le safety e le bandiere rosse si creano delle mini gare dentro la gara. Ai puristi questa scelta di Liberty Media non piace, a lungo termine potrebbe snaturare quella che è sempre stata la filosofia della Formula 1. È innegabile che gare figlie di queste vetture ad altissimo carico aerodinamico non sono sempre avvincenti; e questi stratagemmi ne accrescono dunque lo spettacolo.

Molti dicono che anche nel 2021 la Mercedes dominerà. È d’accordo?
Le regole rimarranno praticamente invariate per ancora un anno, prima della svolta del 2022. Anno in cui peraltro si inizierà ad intravedere il budget cap, il limite ai costi. Ergo, tutti quanti stanno già spendendo ora quello che non potranno spendere in futuro, minando gli sviluppi attuali. I progetti sono già quasi arrivati al massimo sviluppo e servirebbero budget enormi per migliorare ancora le vetture. Mercedes ne ha già una buona, ma chi sta inseguendo non avrà molte risorse da dedicare al 2021, ecco perchè le frecce d’argento (ora frecce nere) saranno ancora avvantaggiate.

Quali sono state sinora le scuderie che l’hanno impressionata di più?
Diverse vetture hanno fatto molto bene: Alpha Tauri, Renault, Williams (rispetto agli ultimi anni), ma forse quella che ritengo abbia fatto il salto migliore di qualità sia la McLaren, poiché i risultati non sono solo figli di una macchina migliore ma di una riorganizzazione interna in atto da diversi anni.

L’addio della famiglia Williams dalle corse cosa le suggerisce?
Mi suggerisce che la Formula 1 è sicuramente cambiata. Sembra che ora, con il nuovo Patto della Concordia, un eventuale nuovo team interessato alla Fonnula 1 dovrebbe sborsare una ingente somma (milioni e milioni) ad ogni altro team già presente in campionato. Praticamente, entrare in Formula 1 oggi come Ticino Motorsport costerebbe quasi di più in biglietto d'entrata che di costruzione del team stesso. Questo va di pari passo con l'uscita della famiglia Williams dal team: l'era delle scuderie come la Tyrell, o la Brabham praticamente familiari o con un'icona a tirarne le redini (Chapman e Dennis) è finita. Gli unici a poter tenere la categoria regina sono i costruttori, i fondi di investimento e qualche magnate.

Le piace questo Mondiale modificato con prove disputate su circuiti inediti come il Mugello?
Assolutamente sì. La Formula 1 ha bisogno di imprevedibilità e allo stesso tempo di un ritorno alle origini. Circuiti come il Mugello, Portimao, Imola e persino l'Outer Track di Sakhir creeranno molta attesa nei tifosi.

In futuro il Mugello potrà scalzare Monza?
A livello di soldi, forse, essendo la Ferrari la sua proprietaria. Ma chiunque capirebbe che la Formula 1 abbia bisogno di Monza. Credo che Liberty Media sia interessata a far diventare la Formula 1 un evento mediático ancora più potente e monetizzare su quello, non cercando i soldi da qualche paese lontanissimo che ha appena costruito un circuito e compra l'ingresso nel mondiale.

A.M.

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