Ticino, 25 settembre 2020

Valanga di firme per la petizione contro l'aumento dei premi di cassa malati

Gli aumenti dei premi delle casse malati indignano i ticinesi: il nostro Cantone, in un momento delicato anche causa pandemia, si trova ancora una volta confrontato con una crescita dei costi importante. E un gruppo ha lanciato una raccolta firme indirizzata ad Alain Berset che in pochissime ore (è partita ieri a mezzogiorno) ha raccolto ben 8'000 firme!

“Chiediamo al Consigliere federale Alain Berset di non aumentare i premi di cassa malati in Ticino. Questo andrebbe ad accentuare una situazione già precaria anche a causa della crisi dovuta al Covid-19. Le famiglie ticinesi sono al limite e non si vuole accettare l’ennesimo aumento, considerando che le riserve (per situazioni di crisi) delle casse malati sono di oltre 5 miliardi al di sopra dei limiti previsti dalla legge, ossia più del doppio. A meno di 24 ore dal suo lancio, la petizione è già stata firmata da più di 5’300 persone (divenute 8'000 al momento in cui pubblichiamo questo articolo, ndr). Siamo intenzionati a spingere la campagna cercando di unire più persone possibile e di raggiungere almeno 20’000 firme in breve tempo. Campax invita chi appoggia la petizione, siano esse persone o organizzazioni, a prendere contatto con noaumentopremidicassamalati@gmail.com per allargare il fronte e proseguire la lotta contro questa ennesima batosta”, si legge nella nota inviata in redazione.

Ecco il testo della petizione:

“L’annuncio dell’aumento dei premi delle casse malati per il 2021 è un duro colpo per i ticinesi e le ticinesi.

La crisi economica e sanitaria globale provocata dal Covid-19, ha toccato il Ticino in modo particolarmente duro, con le maggiori perdite umane e conseguenze sull’economia. Questo ennesimo aumento è inconcepibile, gli unici cantoni ad avere un premio medio maggiore che il Ticino sono Ginevra e Basilea Città, ma da noi i salari sono i più bassi della Svizzera, con inoltre un tasso
di disoccupazione tra i più elevati.
L’incidenza dei costi sul reddito delle famiglie ticinesi è già ora superiore a tutti gli altri cantoni, eppure proprio il Ticino viene ulteriormente penalizzato con il maggiore aumento dei premi a livello svizzero. Questo infatti sarà del 2.10%, portando il premio medio ticinese da 358.30 Fr. a 365.50 Fr, mentre quello nazionale ammonta a 316.50 Fr.
L’Ufficio Federale della Sanità Pubblica giustifica l’aumento con la necessità di recuperare una perdita subita sui premi degli scorsi anni, inferiori alla crescita dei costi della salute In Ticino, costi particolarmente elevati a causa dell’invecchiamento della popolazione. Ma sono soprattutto le famiglie di reddito medio-basso a portarne le conseguenze, persone che hanno oltretutto sofferto del lavoro ridotto durante la pandemia.

Manca trasparenza su come vengano prese queste decisioni dalle assicurazioni di casse malati, ritenute ingiuste e ingiustificate anche dal Consigliere di Stato Raffaele di Rosa e da Paolo Bianchi, Direttore della Divisione Salute Pubblica ticinese. Il fallimento del modello sanitario privato della Lamal è sotto gli occhi di tutti e le autorità cantonali non possono negarlo.

Considerato che le Casse Malati hanno oltre 11 miliardi di riserve —ben oltre il limite previsto dalla legge di 5 miliardi — e che queste siano previste per rimediare a delle situazioni di crisi come quella attuale, si attinga a tali riserve per coprire i costi invece di mettere ulteriormente in ginocchio la popolazione, accentuando una situazione già precaria.

Questo aumento dei premi è insostenibile per i ticinesi e le ticinesi, chiediamo quindi che i premi per il 2021 restino invariati”.

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