Sport, 14 ottobre 2020
Klasen e il momento tragico a Lugano: “Ci siamo preparati alla morte di nostro figlio”
L’ex attaccante bianconero ha raccontato quanto avvenuto nel 2017, quando il piccolo Connor venne ricoverato per meningite
LULEA (Svezia) – 6 anni a Lugano, 6 anni di magie e di qualche partita sottotono, 6 anni di reti e di assist, 6 anni con la maglia bianconera conditi da 2 finali e da 1 semifinale. Linus Klasen dalla parti del Ceresio ha lasciato il segno, ma non è mai riuscito a trascinare del tutto l’HCL verso quel titolo che manca ormai da tempo immemore.
Linus Klasen dopo 6 anni ha fatto ritorno in Svezia, nella sua Lulea, ma in Ticino sono rimasti i suoi cari: la moglie e i 4 figli, infatti, sono rimasti a Lugano dove si sentono a casa. Ovviamente i ricordi luganesi di Klasen sono tanti, tantissimi e quasi tutti belli… quasi tutti, perché il 34enne svedese, pur con qualche difficoltà, ha raccontato a “SVT” l’evento traumatico vissuto nel 2017.
Giugno 2017: Linus e tutta la famiglia si trovavano al ristorante, quando di colpo il piccolo Connor, di circa 2 mesi, iniziò
a tremare e vomitare. I genitori riuscirono ad agire rapidamente, chiamando i soccorsi e così il piccolo venne trasportato d’urgenza in elicottero a Basilea: meningite, questa la diagnosi. Connor aveva bisogno di essere ventilato.
“Mi sentivo impotente. Ci era stato detto che c’era un rischio elevato che non riuscisse a sopravvivere. E nel caso lo avesse fatto, avrebbe potuto avere danni permanenti. Ci siamo preparati al peggio”, ha spiegato a “SVT”.
“Abbiamo pensato se sarebbe stato il caso di far ritorno in Svezia, ho pensato di prendermi una pausa dall’hockey e ho perso molto peso”, ha continuato. Ma in seguito Linus e la moglie Emma ricevettero la notizia che il loro intervento immediato era stato determinante: “Siamo stati fortunati”.
Oggi Connor ha 3 anni ed è un bambino vispo e in piena salute.