Mondo, 13 dicembre 2020
Pesaro, si lancia nel vuoto dopo aver ucciso la moglie
Un 44enne marocchino è morto lanciandosi nel vuoto dopo aver brutalmente ucciso la moglie. Il grave fatto di sangue è avvenuto a Pesaro, cittadina italiana nella regione delle Marche. Come riporta "Il Giornale", l'uomo, tale Chouaye Mourad, era uscito di carcere appena 15 giorni prima e su di lui pendeva un divieto di avvicinamento alla moglie disposto dal giudice per maltrattamenti in famiglia. Ma questo non gli ha impedito di andare a casa della moglie, da cui era separato di fatto, e di uccidere la donna sgozzandola con un coltello da cucina. L'omicidio si è consumato nel pomeriggio di venerdì scorso ed è stato scoperto solo dopo diverse ore quando l’uomo si è gettato dalle mura storiche del paese, da circa 15 metri di altezza ed è stato soccorso.
Solo quando i carabinieri sono andati a casa per avvisare la famiglia, hanno trovato a terra, in un lago di sangue, il corpo senza vita della moglie, la 41enne Simona Porceddu. Poco dopo anche l’uomo

è morto in ospedale per le ferite riportate. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’autore era un pregiudicato uscito dal carcere appena due settimane prima dopo essere finito in cella proprio per reati di violenza. Appena riacquistata la libertà, il 44enne avrebbe subito messo a punto un piano per uccidere la moglie, che più volte lo aveva segnalato alle autorità per il suo comportamento violento.
Venerdì si reca quindi nella casa dove la donna viveva con le figlie piccole, di 13 e 7 anni. L’uomo ha atteso che le figlie fossero a scuola per presentarsi a casa della moglie in tarda mattinata. Poi non si sa che cosa sia successo. I vicini hanno sentito urla come un litigio, come però era accaduto spesso in passato. La vittima è stata colpita da diversi fendenti mortali alla gola sferrati con due coltelli da cucina e è morta agonizzante sul posto. Subito dopo il 44enne è andato vero le mura antica della città e si è gettato nel vuoto.