Ticino, 26 gennaio 2021
"Il Cantone ha ordinato 60mila mascherine da una ditta fantasma?"
*aggiornamento 17:03: Con una email inviata alle 15.41 Tiziano Galeazzi ha annunciato il ritiro dell'interrogazione menzionata sotto "perchè servono ulteriori verifiche".
Il Cantone ha ordinato 60mila mascherine da una società fantasma? In un'interrogazione inoltrata oggi al Consiglio di Stato firmata da diversi deputati di Lega e UDC (Tiziano Galeazzi primo firmatario) ha portato alla luce il caso di una ditta grigionese a cui è stata aggiudicata una recente commessa di 60mila mascherine.
L'azienda avrebbe sede a Roveredo (GR) ma nel comune mesolcinese non avrebbe altro che una bucalettere. "Stando alle informazioni assunte, la società che si è aggiudicata tale concorso, la Business Growth SA di Roveredo Grigioni, risulta si domiciliata in Svizzera, ma parrebbe essere una società-bucalettere, vale a dire, senza alcuna struttura operativa, tantomeno produttiva, nel Comune grigionese" si legge nel testo dell'interrogazione
firmata da 11 deputati di Udc e Lega.
L'indirizzo di Bioggio a cui si fa riferimento in realtà sarebbe uno spazio condiviso in uno stabile adibito ad uffici e "non risulta nemmeno essere stata notificata all'autorità comunale" fanno notare gli interroganti. Allo stesso tempo, la stessa ditta risulta riconducibile a una Srl con un impianto produttivo in provincia di Varese.
Di conseguenza "un palese dubbio va nella direzione della sede legale di Business Growth SA a Roveredo Grigioni cosi come la 'fantomatica' unità produttiva a Bioggio". Ricordando che in questo periodo "un occhio di riguardo andrebbe sicuramente indirizzato al tessuto industriale reale ticinese e alle cittadine e cittadini di questo Cantone" gli interroganti chiedono al governo chiarimenti su questa commessa chiedendo in particolare se l'ordinazione è confermata, quali sono i costi delle mascherine e delucidazioni sulla struttura societaria della ditta.