Svizzera, 01 febbraio 2021
Sposa una svizzera ma poi divorzia subito, tolto il passaporto a un kosovaro
ll Tribunale federale ha confermato l’annullamento della naturalizzazione agevolata concessa nel 2016 a un cittadino kosovaro. Anche i giudici dell’Alta corte, con sentenza pubblicata oggi, hanno ritenuto che la cronologia dei fatti dimostri che il passaporto svizzero sia stato ottenuto in modo fraudolento.
L’uomo, classe 1979, era giunto in Svizzera nel 2002. Aveva vissuto e lavorato qui illegalmente per quattro anni finché nel 2006 non aveva conosciuto una cittadina svizzera al beneficio dell’AI per problemi psichici, domiciliata nel canton Vaud.
Dopo due soli mesi di frequentazione, i due erano convolati a nozze. Il cittadino kosovaro aveva così ottenuto un permesso di soggiorno.
Nel 2012 l’uomo aveva chiesto di poter beneficiare della naturalizzazione agevolata in quanto coniuge di una cittadina svizzera. Nell’ambito di questa procedura, nel dicembre 2015 la coppia aveva firmato una dichiarazione con la quale confermava di formare una comunità coniugale effettiva e stabile. Nel gennaio 2016 il cittadino kosovaro aveva ottenuto il passaporto svizzero.
Subito dopo però i due coniugi si separarono e intrapresero le pratiche per
il divorzio, che fu finalmente pronunciato nel 2017.
Vista la cronologia dei fatti, la Segreteria di Stato per la migrazione (SEM) interrogò entrambi gli ex coniugi e giunse alla conclusione che la naturalizzazione era stata ottenuta in modo fraudolento. La donna aveva infatti ammesso che la loro comunità coniugale non era mai stata effettiva e stabile.
Nella decisione si legge che sin dal giorno del matrimonio l’uomo aveva continuato a frequentare solo il suo gruppo di amici, che parlavano solo albanese, escludendo completamente la moglie dalla sua vita sociale. Dopo un po’ il marito aveva iniziato a trascorrere le notti fuori casa e quando tornava si dimostrava aggressivo, tanto che le condizioni psichiche della moglie si deterioravano sempre più.
Inoltre non ha giocato a favore dell’uomo il fatto che pochi mesi dopo il divorzio dalla moglie svizzera egli si sia risposato con una connazionale.
Anche i giudici federali hanno così ritenuto giustificato l’annullamento della naturalizzazione agevolata concessa al cittadino kosovaro, che oltre a perdere il passaporto rossocrociato deve ora anche pagare le spese giudiziarie di 2000 franchi.