Svizzera, 14 aprile 2021
San Gallo: scopre che la figlia ha già fatto sesso e tenta di ucciderla
Un 47enne eritreo è comparso ieri in aula penale a Rorschach (SG) per rispondere delle accuse di tentato omicidio intenzionale, furto e violazione di domicilio. In particolare l’uomo è accusato di aver cercato di uccidere la figlia dopo che lei gli aveva confidato di aver già avuto rapporti sessuali con il proprio fidanzato.
Prima di cercare di ucciderla, come riferisce
FM1Today.ch, l’imputato aveva incontrato la figlia a Rorschach per parlare della sua situazione sentimentale. L’uomo pretendeva che la giovane sposasse suo cugino ma lei non voleva. Dopo l’infruttuoso tentativo di dialogo, padre e figlia erano saliti in macchina per dirigersi verso San Gallo. Durante il tragitto, lei aveva confidato al padre di avere già un fidanzato e di avere avuto rapporti sessuali con lui.
A questo punto, secondo l’atto d’accusa, il padre avrebbe perso le staffe. Avrebbe afferrato la figlia al collo e avrebbe cercato
di strangolarla, dapprima con una collana, poi a mani nude. Lei sarebbe riuscita a liberarsi e a fuggire dall’auto. Avrebbe poi trascorso la notte nascosta in un giardino. Il giorno seguente il padre sarebbe andato a cercarla nel suo appartamento e, non trovandola, le avrebbe rubato il passaporto, diversi vestiti e la televisione.
L’uomo ha negato le accuse, nonostante un rapporto medico abbia evidenziato chiari segni di violenza sul collo della vittima. “Io voglio solo il bene dei miei figli” ha detto l’imputato, quattro volte padre, separato dalla moglie e senza lavoro.
Un uomo che, tra l’altro, non spiaccica una sola parola di tedesco, per cui il processo ha dovuto esssere interamente tradotto.
Alla fine il Ministero pubblico ha chiesto una condanna a 3 anni di detenzione e a 10 anni di espulsione dalla Svizzera. La difesa, invece, l’assoluzione per mancanza di prove. La sentenza è annunciata per la fine di questa settimana.