Alla festa del primo maggio a Bellinzona la sinistra è riuscita a rassemblare un paio di centinaia di persone, non di più. Ma invece di unirsi, i pochi manifestanti si sono guardati in cagnesco. Da una parte i pro-turchi, dall’altra i pro-curdi.
“Deploriamo che vi sia stato chi ha preferito, per motivi di mera propaganda partitica, organizzare un corteo divisivo a pochi metri di distanza – scrive il Partito Comunista sul suo sito -, piuttosto che valorizzare il fattore unitario garantito dai sindacati. Dividere i lavoratori in questa fase è una decisione che riteniamo