Svizzera, 22 maggio 2021
Annullato il taglio del 30% dell'assistenza versata agli stranieri ammessi provvisoriamente
È illegale la riduzione del 30% dell’assistenza sociale applicata dal canton Berna nei confronti degli stranieri ammessi provvisoriamente in Svizzera.
Lo ha stabilito la prefettura bernese, annullando l’ordinanza voluta dal consigliere di Stato UDC Pierre Alain Schnegg.
La riduzione del 30% era entrata in vigore il 1° luglio 2020, per volontà del consigliere di Stato UDC Schnegg, titolare del dipartimento della sanità e della socialità. Ad essere toccate dalla riduzione erano solamente le persone ammesse provvisoriamente in Svizzera, vale a dire gli stranieri che non hanno ottenuto asilo ma che per vari motivi non possono essere rinviati nel loro Paese.
L’ordinanza voluta
da Schnegg stabiliva che dal 1° luglio 2020 una famiglia di cinque persone, per esempio, non avrebbe più ricevuto 2'364 franchi al mese per le proprie spese correnti, bensì solo 1'684.
L’associazione Avenirsocial ha però presentato denuncia contro l’ordinanza e ha ora ottenuto ragione. Come annunciato dalla stessa associazione, la prefettura ha giudicato l’ordinanza illegale e ha chiesto al governo di revocarla.
Anche gli stranieri ammessi provvisoriamente potranno quindi tornare a beneficiare degli stessi importi di assistenza concessi a tutte le altre persone. Non è dato sapere se avranno anche diritto a un rimborso degli aiuti non ricevuti in questi ultimi mesi.