Svizzera, 27 agosto 2021
Riceveva l'assistenza per un appartamento in cui non abitava più, condannato
Una storia d'amore tra due abitanti della stessa palazzina è stata anche un'occasione per truffare le assicurazioni sociali. Un uomo residente a Vallorbe, nel canton Vaud, che abitava al terzo piano di una palazzina ha conosciuto nel 2014 una donna che abitava al pianterreno dello stesso edificio. Tra i due è nata una relazione romantica e qualche tempo dopo hanno deciso di vivere insieme. Quella che potrebbe sembrare una bella quanto innocua storia d'amore in verità nasconde però anche una truffa.
Come riporta il portale arcinfo.ch citando la sentenza del tribunale, l'uomo, 30 anni di età, era infatti beneficiario dell'assistenza sociale, e parte delle prestazioni finanziarie che riceveva dovevano servire proprio a coprire le spese di affitto dell'appartamento in cui non viveva più. In realtà, una nuova famiglia si era trasferita nel suo appartamento al terzo piano. Il trentenne aveva fatto un accordo con il padrone di casa: continuava a ricevere
benefici finanziari calcolati per una persona sola compresa l'assunzione del suo affitto per il terzo piano. Ha anche taciuto sulla restituzione delle bollette del riscaldamento, che ammontavano tra 800 e 1000 franchi annuali. Quando il caso è stato scoperto nel 2017, l'istituzione ha chiesto la restituzione di una somma totale di 132'869 franchi che copre tutti le prestazioni che l'uomo aveva ricevuto da ottobre 2008 a dicembre 2015.
Il truffatore è reo confesso ma dopo esser stato scoperto sia la sua situazione finanziaria che la sua salute sono peggiorate, il che rende improbabile una restituzione del maltolto in tempi ragionevoli. Il procuratore ha quindi optato per una pena detentiva di 120 giorni sospesa per cinque anni. Per quanto riguarda la relazione con la vicina al pianterreno, la sentenza del tribunale non dice come è andata a finire se non che la convivenza nell'appartamento al pianterreno è durata da ottobre del 2014 a dicembre 2015.