Svizzera, 09 novembre 2021
Abusava della cognata minorenne, condannato a 5 anni di carcere e espulsione
Condannato al carcere e all'espulsione per aver abusato sessualmente della cognata.
Per tre anni, a Delémont (JU) dove alloggiava e a Ginevra dove risiedeva, una giovane ragazza è stata abusata dal marito di sua sorella. "Vado in bagno", diceva a sua moglie, quando invece andava nella stanza della cognata e abusava sessualmente di lei.
La giovane vittima aveva solo nove anni quando il marito di sua sorella iniziò a baciarla, spogliarla e toccarla. Da allora ha abusato sessualmente di lei per anni. Secondo quanto riferisce "Le Quotidien Jurassien", sono stati i messaggi "d'amore" inviati sul telefono della ragazza ad allertare la sua famiglia.
Durante il processo l'autore, sulla trentina d'età e la cui nazionalità non è stata rivelata (in ogni caso non svizzera dal momento che sarà espulso), ha negato i fatti sostenendo che
andava spesso nella stanza della cognata per controllare che la cognata non fosse davanti ad uno schermo o perché aveva paura del buio.
Solo dopo un anno di carcere preventivo ha ammesso di aver inviato messaggi inappropriati "sotto l'influenza dell'alcol". Sua moglie ha cercato di difenderlo, ma il tribunale penale ha invece creduto alla versione della vittima.
L'autore degli abusi è stato quindi condannato a cinque anni di carcere, a cui faranno seguito dieci anni di espulsione dalla Svizzera. "Questo marito e padre ha problemi sessuali, che il suo isolamento sociale e le frustrazioni sessuali hanno ulteriormente amplificato", si legge nella sentenza.
La vittima ha oggi 14 anni e il suo percorso scolastico è descritto come "normale". Ma è perseguitata dagli abusi inflitti da suo cognato, più vecchio di lei di oltre 20 anni.