MOSCA (Russia) – L’oligarca russo Roman Abramovich e i negoziatori ucraini hanno sofferto sintomi di avvelenamento dopo un incontro avvenuto a Kiev a inizio mese. Lo riporta il “Wall Street Journal”.
Stando al quotidiano americano, l’ex proprietario del Chelsea, che ha fatto spola tra Mosca, Leopoli e altre sedi dove si sono svolti i negoziati tra i due Paesi in guerra, così come altri due membri del fronte ucraino, hanno sviluppato sintomi che includevano occhi rossi, lacrimazione costante e dolorosa e desquamazione della pelle del volto e delle mani.
I sospettati sono ovviamente gli estremisti russi che avevano l’obiettivo, stando al media americano, di sabotare i colloqui per porre fine alla guerra. Abramovich e i negoziatori ucraini sono poi migliorati e le loro vite non sono in pericolo. Zelensky, che ha incontrato l’ex presidente del Chelsea, non è stato colpito: il portavoce del presidente ucraino ha affermato di non avere informazioni in merito.
Gli esperti occidentali che hanno esaminato l’incidente hanno affermato che era difficile determinare se i sintomi fossero causati da un agente chimico, o biologico o da un attacco di radiazioni elettromagnetiche, ha spiegato infine il “Wall Street Journal”.