Mondo, 20 aprile 2022

Assange verso l'estradizione negli USA, negato l'ultimo ricorso

Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange è un passo più vicino ad essere estradato negli Stati Uniti per affrontare il processo per le accuse di spionaggio, dopo una decisione formale della giustizia britannica mercoledì. La Westminster Magistrates' Court di Londra ha formalmente emesso un ordine di estradizione e spetta ora al ministro dell'Interno britannico Priti Patel approvarlo. "In parole povere, sono tenuto ad inviare il suo caso al ministro di Stato per la decisione", ha detto il magistrato Paul Goldspring in una breve udienza di sette minuti.

Il 50enne fondatore di WikiLeaks non era fisicamente presente in tribunale, ma ha seguito il procedimento amministrativo in collegamento video. I suoi avvocati possono ancora appellarsi all'Alta Corte. A meno che non ci sia un appello, Julian Assange sarà estradato entro 28 giorni dalla decisione del ministro di ordinare l'estradizione.

Julian Assange da tre anni è tenuto nella prigione di alta sicurezza di Belmarsh vicino a Londra, dove ha sposato la sua fidanzata e avvocato Stella Moris il mese scorso. Prima di Belmarsh, il fondatore di WikiLeaks aveva trascorso sette anni nell'ambasciata
dell'Ecuador, dove si era rifugiato nel 2012 mentre si trovava in libertà provvisoria.

Assange temeva l'estradizione negli Stati Uniti o in Svezia, dove avrebbe dovuto affrontare delle accuse di stupro che da allora sono state ritirate. È stato infine arrestato dalla polizia britannica nell'aprile 2019 e incarcerato.

Sua moglie, un avvocato sudafricano di 30 anni, ha implorato Priti Patel il mese scorso di impedire la sua estradizione, esortandola a porre fine al "caso politico".

Invischiato in una lunga saga legale, il 50enne australiano è ricercato dalla giustizia americana per la diffusione, dal 2010, di più di 700'000 documenti classificati sulle attività militari e diplomatiche degli Stati Uniti, in particolare in Iraq e Afghanistan. Julian Assange rischia 175 anni di prigione in un caso denunciato dalle organizzazioni per i diritti umani come un grave attacco alla libertà di stampa.

Il 14 marzo, una delle sue ultime speranze di evitare l'estradizione negli Stati Uniti è è svanita quando la Corte Suprema britannica ha rifiutato di prendere in considerazione il suo appello.

Guarda anche 

Dal Consiglio federale un'”offerta esplosiva” agli Stati Uniti per ridurre i dazi

Il Consiglio federale starebbe preparando un piano per far ridurre, se non eliminare, i dazi recentemente annunciati dal presidente americano Donald Trump. Secondo quanto...
06.04.2025
Svizzera

Sui dazi doganali il Consiglio federale sceglie la prudenza nonostante le pressioni politiche

Il Consiglio federale si è mostrato cauto dopo la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi doganali del 31% sulle merci svizzere. Il governo vuole innanzitutto ...
04.04.2025
Svizzera

Trump lancia una nuova offensiva commerciale, alla Svizzera dazi al 31%

Mercoledì Donald Trump ha rilanciato la guerra commerciale annunciando dazi doganali molto pesanti, in particolare contro l’Asia e l’Unione Europea. Co...
03.04.2025
Mondo

Non abitava nel cantone che lo ha eletto, un Consigliere agli Stati, del PS, perde la sua carica

Piccolo terremoto nel canton Sciaffusa. Il consigliere agli Stati Simon Stocker, eletto nel novembre 2023 tra le fila del PS, dovrà ripetere la sua prestazione se ...
27.03.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto