Sport, 22 maggio 2022

Allo stadio… col teschio del nonno: “Voleva essere qui, ne sono certo”

Durante la semifinale di Professional League Cup argentina tra Racing de Avellaneda e Boca Juniors, un tifoso è arrivato sugli spalti col teschio del nonno per fargli vivere l’emozione del match

AVELLANEDA (Argentina) – C’è chi allo stadio ci va con i suoi vestiti scelti solo per quelle occasioni, c’è chi ha le sue scaramanzie, c’è chi ci va con gli amici, chi con i parenti e chi, magari, col nonno. Anche perché l’amore per il calcio si tramanda di generazione in generazione. Ma raramente un tifoso si reca allo stadio col teschio del nonno sotto il braccio, ma è quello che è successo durante la semifinale di Professional League Cup argentina tra Racing Avellaneda e Boca Juniors.
 
 
Il Boca è riuscito ad approdare in finale, al termine di una partita complicata, decisa soltanto ai rigori dove la squadra di Sebastian Battaglia si è imposta per 6-5, ma il tutto è passato in secondo piano a causa di un tifoso del Racing, Gabriel Aranda, che si è
presentato allo stadio con un teschio in mano. Il tifoso è stato ripreso dalle telecamere di ESPN e, fermato da un giornalista, ha spiegato che quello era suo “nonno, Valentin Aguilera, un fan sfegatato del Racing. Le partite sono il mio amore e anche di mio nonno. Voleva essere qui, ne sono certo, nemmeno la morte lo separerà dal suo club”.
 
 
Il tifoso ha anche svelato che non era la prima volta che portava il teschio del nonno allo stadio. Infatti lo porta con sé ad ogni gara della sua squadra del cuore. L’uomo ha assicurato di non aver avuto problemi a entrare allo stadio col teschio, nonostante i 3'000 poliziotti che formavano il cordone di sicurezza all’esterno dell’impianto. “L’ho superato, con fede e con l’amore del Racing. Mi accompagna ovunque”.

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