Svizzera, 27 maggio 2022
Voto elettronico, la Confederazione ci prova di nuovo
Il Consiglio federale ha deciso mercoledì di mettere in vigore un progetto di revisione parziale dell'Ordinanza sui diritti politici (ODP) in modo da introdurre la possibilità di votare via Internet, pratica meglio conosciuta come voto elettronico o e-voting. Il governo ha inoltre preso atto dell'ordinanza della Cancelleria federale sul voto elettronico, che è stata completamente rivista ed entrerà in vigore contemporaneamente.
Una volta che questo nuovo quadro normativo sarà in vigore, i Cantoni potranno nuovamente chiedere al Consiglio federale di offrire il voto elettronico ai loro elettori dopo l'abbandono dei test nel 2019.
La nuova legislazione ha come obiettivo di migliorare la sicurezza dei sistemi di voto. Saranno ammessi solo i sistemi completamente verificabili che sono stati controllati da esperti indipendenti per conto della Confederazione. Possono essere utilizzati solo per un massimo del 30% dell'elettorato cantonale e del 10% dell'elettorato
svizzero nel suo complesso.
Va notato che né gli svizzeri all'estero né gli elettori disabili, in quanto principali destinatari del voto elettronico, sono inclusi nel calcolo dei massimali. La nuova base giuridica, stando al governo, "rafforza i requisiti di trasparenza e prevede la partecipazione del pubblico e degli specialisti".
Alcuni cantoni hanno in programma di riprendere i test con il sistema della Posta, che dovrebbe essere pronto nel 2023. A tal fine, la Cancelleria federale ha commissionato un audit indipendente del sistema e del suo funzionamento e ha pubblicato i primi risultati.
Dal 2019 nessun sistema di e-voting è disponibile in Svizzera, perchè erano emersi problemi sulla sua affidabilità. Diversi esperti e associazioni si erano espresse criticamente sulla pratica, oltre che per il rischio di manipolazione anche perchè non garantisce la segretezza del voto e non permette un riconteggio fisico delle schede.