Sport, 12 luglio 2022

“Io e Ajla faremo il massimo per regalare nuove emozioni”

Atletica leggera: il ticinese Ricky Petrucciani parla alla vigilia dei Mondiali di Eugene

LUGANO - Ricky Petrucciani non si nasconde: sarà ai nastri di partenza dei Mondiali di Eugene (Oregon) per recitare un ruolo da protagonista. Partecipare è bello e importante, vero, anzi verissimo; ma raggiungere un risultato di prestigio, specie se si tratta di una medaglia, lo è ancora di più. Lo sa benissimo, il locarnese, che in carriera si è già tolto parecchie soddisfazioni: in primo luogo, tanto per citare, il primo posto ai campionati europei di Tallin nei 400 metri Under 23. Un risultato che lo ha proiettato sulla scena internazionale. Senza poi contare la sua partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo dello scorso anno, nelle quali si è fermato allo stadio delle semifinali.


Ventisettesimo nel ranking della disciplina, Petrucciani parte per Eugene con la speranza di fare bene, sicuro che sia lui che Ajla Del Ponte, l’altra atleta ticinese presente, faranno il massimo per regalare nuove emozioni. Nei giorni scorsi lo abbiamo intervistao. Il tutto a poche ore dalla partenza per gli States.


Eccoci ai Mondiali di Eugene. Era uno dei suoi obiettivi stagionali più importanti.
Assolutamente sì, e me lo sono imposto da tempo. Per questo motivo la preparazione invernale è partita a mille. Alla base di tutto un grande motivazione ed una voglia di far bene. Sono occasioni che non capitano spesso nella vita.


Soltanto qualche anno fa poteva sembrare un sogno: dopo le Olimpiadi, ora i Mondiali.
Fa sempre piacere raggiungere gli obbiettivi prefissati, sapendo che si sta puntando molto in alto. Questa è una stagione ricca di grandi appuntamenti: oltre ai Mondiali tra poco più di un mese ci sono gli Europei, che credo sia l’appuntamento principale per molti atleti che fanno parte del nostro continente. Senza dimenticare poi il Galà dei Castelli che per gli atleti svizzeri è una rassegna particolare.


Come si è preparato per i Mondiali?
Come sempre non si arriva lì per caso: il lavoro è stato intenso e mirato; e mi sento di dire che sono uscito molte volte dalla mia comfort-zone per vedere dove sta il mio
limite e sono sicuro che uscirà fuori, prima o poi, anche perché ho fiducia in chi chi mi guida ogni giorno per permettermi di raggiungere dei risultati importanti.


Parliamo di obiettivi.
Voglio tirare sempre fuori il meglio e godere al massimo la presenza a un evento importante come un Mondiale, anche perché l’inizio di stagione non è stato proprio come lo avevo immaginato (vedi mancato oro ai campionati svizzeri, ndr). Ma, come tutti sanno, in qualsiasi evento le carte in gioco cambiamo molto velocemente perciò sento che uscirà qualcosa di buono.


Le Olimpiadi dello scorso anno le potranno servire a livello di esperienza?
Sia le Olimpiadi che altre esperienze che vanno dalle Diamond League agli Europei e ai Mondiali giovanili servono per farti arrivare lì dove conta e saper gestire le situazione nei migliori dei modi.


Ci sarà anche Ajla Del Ponte: l’atletica leggera ticinese ha il vento in poppa.
Sì! Diciamo che abbiamo riconfermato la nostra presenza ad un appuntamento molto importate: sia Ajla che il sottoscritto ci teniamo a confermare i risultati dell’anno scorso alle Olimpiadi. Se non addirittura a fare qualcosa di meglio.


Come si presenta la Svizzera ai Mondiali? Chi potrebbe vincere delle medaglie?
La piccola Svizzera può fare molto bene, lo sappiamo! Però non mi sbilancio su chi potrebbe fare delle medaglie anche perché come già detto in precedenza, ad ogni campionato le carte in gioco cambiano molto velocemente e può succedere di tutto.


Ci saranno tanti big da osservare.
Una chance in più per me di guardarli da molto vicino e rubare qualche trucchetto del mestiere.


Questi Mondiali le permetteranno di conoscere gli Stati Uniti?
Assolutamente sì, non vedo di essere a Eugene e di visitarla il più possibile nel poco tempo che avremo a disposizione.

M.A.

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