Una giovane donna aveva presentato una denuncia contro il padre e la madre che, a suo parere, interferivano troppo nella sua vita privata e non rispettavano il suo desiderio di non più avere contatti con loro. La sua denuncia, datata ottobre 2021, riguardava diversi accuse: violazione di segreti privati, uso improprio di un impianto di telecomunicazione e tentata violazione di domicilio.
All'udienza, il padre ha confermato di aver aperto e portato delle lettere alla figlia, che ha continuato a sostenere economicamente perché la giovane faceva fatica a gestire la sua situazione finanziaria. Il Ministero pubblico vodese si era rifiutato di trattare la denuncia e, ricorso dopo ricorso, il caso è finito al Tribunale federale.
Il tribunale ha infine respinto la denuncia, ritenendo che non fosse grave per un padre infilare buste nella cassetta delle lettere della figlia quando questa non rispondeva alle sue chiamate. Il ricorso è stato respinto e la giovane donna dovrà pagare non meno di 3'000 franchi di spese processuali.
All'udienza, il padre ha confermato di aver aperto e portato delle lettere alla figlia, che ha continuato a sostenere economicamente perché la giovane faceva fatica a gestire la sua situazione finanziaria. Il Ministero pubblico vodese si era rifiutato di trattare la denuncia e, ricorso dopo ricorso, il caso è finito al Tribunale federale.
Il tribunale ha infine respinto la denuncia, ritenendo che non fosse grave per un padre infilare buste nella cassetta delle lettere della figlia quando questa non rispondeva alle sue chiamate. Il ricorso è stato respinto e la giovane donna dovrà pagare non meno di 3'000 franchi di spese processuali.