Ticino, 11 ottobre 2022

Imprenditore ticinese accusato di maltrattamenti, l'ex moglie Volpe: "Continuava a minacciarmi"

È comparsa oggi davanti in tribunale a Roma Adriana Volpe, dove si è presentata come parte lesa nel processo nel quale è imputato per maltrattamenti l’ex marito, l’imprenditore ticinese Roberto Parli.  Davanti ai giudici, la conduttrice televisiva ha raccontato di come il suo matrimonio sia passato in poco più di un anno dall’idillio all’inferno. 


“Con il mio ingresso nella casa del ‘Grande Fratello Vip’, a gennaio 2020, è iniziata la crisi - racconta la showgirl trentina - Una volta scoppiata la pandemia, sono uscita dal gioco volontariamente il 19 marzo, dopo essere stata informata che il padre di Roberto stava male ed era ricoverato. Mio papà, mentre ero ancora al Grande Fratello, si era reso conto che mio marito era cambiato, che prelevava ingenti quantità di denaro dal mio conto, 22mila euro in un mese. Nei mesi successivi lui mi ha detto che era entrato in un tunnel, aveva perso soldi investendo online. Poi ha iniziato a dire davanti ai miei genitori 'questa donna la distruggo', 'porto via la bambina e lei non la vedrà mai più'". 

Uscita dalla casa del Gf, la conduttrice ha raggiunto il marito e la figlia in Svizzera. "La morte del padre lo ha fatto entrare in una spirale, si svegliava tardissimo, il pomeriggio era lucido, poi gli saliva il livore e la sera perdeva le staffe e diventava aggressivo - spiega Volpe - Iniziò a minacciarmi dicendomi che mi avrebbe portato via la bambina e prese i suoi documenti e i miei. Mi diceva “Ti distruggo, ti porto via la bambina e non la vedrai più. Mi minacciava e insultava di continuo, anche in presenza di nostra figlia. Per tutto il 2021 abbiamo vissuto momenti di panico". "Il nostro era un rapporto solido lui era un papà meraviglioso e un marito presente anche se era lontano", ha ricordato la conduttrice davanti ai giudici. La coppia è separata da giugno 2021 e in ottobre dello stesso anno la Volpe ha sporto querela contro l’ex marito.

Al momento l'uomo è sottoposto al divieto di avvicinamento, in seguito alla denuncia presentata dalla ex moglie, sia in Italia che in Svizzera, e a causa dello stato d'ansia in cui ha fatto vivere lei e la figlia in quel periodo. La bambina è parte lesa insieme alla madre nel processo contro l'impenditore.  

Il difensore dell'imputato, la penalista Laura Corbetta, sottolinea che Parli è sempre stato un padre presente: "In questo momento non può avere contatti con la figlia, neppure telefonici, per via del divieto di avvicinamento. Su questa misura abbiamo presentato due istanze di revoca, di cui una appellata. Se non ha contatti con la figlia in questo momento non è per sua volontà". 

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