Il numero di nuove imprese iscritte al registro di commercio svizzero nel 2022 sarà di 49'794, in leggero calo (-1,5%) rispetto al 2021, secondo quanto riportato da "startups.ch". Questo leggero calo può essere attribuiti "alla guerra in Europa, alle perturbazioni dei mercati energetici e al crollo delle criptovalute", secondo la piattaforma online.
Ad aumentare è invece la percentuale di aziende che hanno un capo straniero. La quota di nuove imprese gestite da stranieri è passata dal 35% del 2021 al 40% del 2022. "Questo aumento significativo si spiega probabilmente con il fatto che l'economia svizzera si è ripresa rapidamente e bene dopo la pandemia, ancor più se confrontata con quella di altri Paesi", afferma Mattia Piccoli di startups.ch nel comunicato stampa. Le nazionalità più rappresentate sono state quelle francese, italiana e kosovara.
Non tutte le regioni del Paese hanno registrato lo stesso sviluppo. La Svizzera centrale e la regione nord-occidentale sono state le più colpite, mentre a Zurigo si è registrato un ulteriore aumento del numero di nuove imprese. La crescita maggiore si è registrata nei settori del commercio, dell'informatica e dell'artigianato.
La piattaforma prevede che l'"umore misto" percepito nel 2022 continuerà nel 2023, con un possibile rallentamento dell'economia svizzera, anche se una recessione non è all'ordine del giorno con certezza.