Poco prima di Natale, 34 persone sono state portate davanti al giudice di Milano dove sono stati processati per appartenenza a un'organizzazione criminale. Un'operazione condotta dalla polizia svizzera e dalle autorità italiane che ha messo a segno un colpo contro la mafia calabrese, secondo quanto riportato dal quotidiano "Sarganserländer".
Il processo conclude un'indagine su larga scala avviata in seguito a un omicidio avvenuto a Sargans (SG) nel 2017, quando un italiano di 28 anni aveva ucciso un connazionale di 40 anni dietro il locale italiano "Capannina", vicino alla stazione ferroviaria di Sargans, nel canton San Gallo. All'indomani del delitto, si è parlato di possibili legami con la mafia come movente dell'omicidio. Nel rapporto annuale di Fedpol del 2021 si legge che questo è stato il punto di partenza di due indagini parallele tra Svizzera e Italia. "È il tassello decisivo del puzzle che le autorità italiane stavano aspettando per portare a termine la loro grande operazione contro la 'Ndrangheta, l'organizzazione mafiosa italiana più rappresentata in Svizzera", prosegue il rapporto Fedpol.
Secondo il rapporto di Fedpol, il 16 novembre 2021 un veicolo sospetto, che sarebbe stato utilizzato per viaggi commerciali tra l'Italia e la Svizzera, è stato controllato dalla polizia cantonale di Zurigo nel parcheggio di un sospetto. Una pistola e delle munizioni sono state trovate in un vano nascosto sotto il sedile del conducente. Le successive ricerche su larga scala in Italia e in Svizzera sono state un completo successo per la cooperazione italo-svizzera. In totale sono state arrestate 98 persone in Italia e sei in Svizzera. Un chilo di cocaina è stato sequestrato in un congelatore a San Gallo.
Delle 98 persone detenute, 34 sono state condannate poco prima di Natale in Italia e tutti hanno accettato una procedura abbreviata. Questa procedura consente una riduzione di un terzo della pena originaria. In totale, i condannati dovranno scontare 230 anni di carcere per traffico di cocaina con almeno una tonnellata di droga. Le condanne individuali massime sono di poco meno di dodici anni ciascuna.
Dopo questa operazione su larga scala, la Guardia di Finanza italiana ha osservato: "Sembra esserci un marcato interesse per il traffico di droga, con una chiara propensione per la Svizzera e in particolare per il canton San Gallo. Questa regione è diventata una base logistica per alcuni sospetti che vi si sono stabiliti. Le sei persone arrestate in Svizzera sono nomi noti delle organizzazioni mafiose italiane.