In un comunicato stampa trasmesso ai media la Lega dei Ticinesi deplora la decisione del Consiglio nazionale di approvare una mozione di un deputato del Centro che chiedeva di permettere ai frontalieri il diritto di usare il veicolo privato anche per gli spostamenti professionali.
“Simili agevolazioni – si legge nel comunicato della Lega - sono assolutamente improponibili in Ticino; anche alla luce dei dati sul frontalierato pubblicati nei giorni scorsi dall’ufficio federale di statistica (UST), che fanno stato della continua esplosione del fenomeno, in particolare nel settore terziario (dove i frontalieri attivi sono oltre 52mila, contro i 10mila pre-libera circolazione), con conseguente degrado del mercato del lavoro ticinese”.
"Ancora una volta - conclude il comunicato - la partitocrazia, esponenti ticinesi compresi, sostiene atti parlamentari che favoriscono i frontalieri ed i loro datori di lavoro, danneggiando così i lavoratori indigeni. Si spera che gli elettori si ricorderanno di questa ed altre (molte alte) 'prodezze' al momento di compilare le schede elettorali per il rinnovo dei poteri cantonali del 2 aprile".