Del resto, il nostro interlocutore in passato è stato protagonista di alcune clamorose rimonte con la maglia bianconera. Chi non ricorda a proposito quella del 2006 con l’Ambrì Piotta nei quarti o nel 2018 con il Bienne in semifinale e con lo Zurigo (anche solo parziale) in finale? “Nelle prime quattro partite dell’attuale serie contro i romandi, ho rivisto la stessa mentalità della squadra di Greg Ireland. Eravamo partiti nell’avventura dei playoff con l’andicap delle pesanti assenze di Brunner, Chiesa e Bürgler eppure dimostrammo di essere un gruppo solido e compatto, giungendo sino a gara 7 di finale. Poi con lo Zurigo andò male ma nel complesso disputammo tre serie di grande intensità e cuore. Il Lugano di Gianinazzi può emularci”.
Facciamo un passo indietro: cosa non è funzionato in gara 5?
Come ho detto prima, il Lugano non ha giocato con lo stesso spirito delle prime quattro sfide. E lo si è visto anche nelle piccole cose, nei dettagli. Il Ginevra ha inoltre alzato il suo livello di gioco e la sua forza d’urto ha messo in difficolta i bianconeri: se non lo si affronta al cento per cento, è veramente difficile uscire indenni dal confronto. Questa però è acqua passata. Adesso arriva gara 6 e la squadra di Gianinazzi non è affatto morta. Come si dice in gergo: non è finita sin quando non è finita…
Non sarà semplice.
Non dimentichiamoci che il Lugano è partito nel ruolo di outsider e sinora ha saputo essere all’altezza della situazione. Chi avrebbe detto che se la sarebbe giocata con il Ginevra, dominatore della regular season? Certo: ora ha tutta la pressione sulle sue spalle. Ma se i bianconeri avranno pazienza e se torneranno ad essere solidi in fase difensiva, hanno la possibilità di portare le Aquile a gara 7. E allora potrebbe essere un altra storia.
Secondo lei Gianinazzi cambierà qualcosa a livello di formazione?
Non credo che apporterà grandi modifiche. Koskinen? Da riconfermare, del resto la squadra che abbiamo visto sinora ha sbagliato solo gara 5. E non mi sembra che il portiere finlandese abbia specifiche responsabilità per la sconfitta di venerdì scorso.
Il pubblico della Cornèr sarà determinante?
Dovrà essere il settimo uomo sul ghiaccio. In questi casi l’ambiente può davvero fare la differenza.
M.A.