Americo, quello di sabato è un appuntamento importante…
Sì, si può tranquillamente affermarlo. Il momento clou della riunione sarà il debutto tra i professionisti di due giovani esponenti della boxe ticinese. Georgi Svechev non ha bisogno di presentazioni, visto che il suo nome è già sulla bocca di tutti da qualche anno, mentre quello di Riccardo Nasser ha fatto capolino dall’edizione del 2022 del campionato svizzero a Ginevra. Ci sarà sicuramente spettacolo, perché affronteranno degli avversari validi che provengono dalla Serbia e che sanno il fatto loro. Poi avremo anche dei combattimenti di contorno, con altri ragazzi che mostreranno il loro potenziale e che sono tutti in grado di poter aspirare ad una brillante carriera. Fra questi ci sono dei giovani boxeur di ambo i sessi che hanno già vinto parecchi incontri e che possono già fregiarsi di titoli nazionali e cantonali di categoria.
Quali sono i punti forti dei due protagonisti della serata?
Georgi Svechev è molto potente, molto tenace ed è uno che non si fa mai mettere i piedi in testa. È un atleta molto serio, che ha un carattere particolarmente deciso. È un ragazzo molto competitivo e lo fa anche vedere in allenamento; è molto esuberante nel senso positivo del termine ed è consapevole del suo grosso potenziale. Riccardo è molto tecnico, e anche lui ha un pugno molto pesante: è quello che viene definito un picchiatore, come d’altronde è anche Georgi. Spesso si trovano di fronte e incrociano i guanti come sparring partner.
Ma questo basta per preparare l’impegno di sabato?
Sicuramente no. È per questo che abbiamo organizzato degli allenamenti con dei pugili professionisti a Milano, grazie alla collaborazione di Salvatore Cherchi, un grosso nome del pugilato italiano. Questo permetterà così ai miei ragazzi di capire cosa li attende.
Adesso che diventano professionisti come cambia la loro vita?
È un cambiamento radicale per loro. Si alleneranno molto di più, fino a due volte al giorno; tempo che ruberanno alle loro attività professionali. Iniziano a combattere per soldi, ciò che non era il caso finora. Insomma, diventerà un lavoro a tutti gli effetti. Entrambi hanno grosse ambizioni e dovranno consacrarsi anima e cuore alla boxe, concentrandosi su ogni piccolo dettaglio. Dovranno prepararsi a puntino per ogni appuntamento, cercando di evitare il più possibile gli infortuni. L’obiettivo sarà quello per tutti e due, tra un anno, di combattere per un titolo svizzero. E sarebbe bello che questo accadesse in Ticino.
E a cosa possono ambire Georgi e Riccardo?
Non c’è limite ai sogni, ed è giusto che sia così. Ed è anche giustificato, perché entrambi hanno un potenziale che può portarli a varcare i confini nazionali. Sono ragazzi ambiziosi, ma anche coscienziosi e sanno benissimo che ci vorrà del tempo. Innanzitutto dovranno costruirsi una corazza sufficiente in Svizzera, vincendo un titolo. A quel momento si aprono le porte dei match internazionali e da lì si può spiccare il volo.
Quali sono i punti sui quali bisogna
insistere?
Conosco bene questi ragazzi, perché sono entrambi tesserati per il Boxe Club Locarno. Svechev lo è da più tempo e quindi si può dire che sia un prodotto al 100% del nostro sodalizio. Nasser invece è arrivato dopo, ma il fatto che ci abbia scelto dimostra che stiamo facendo un’ottima formazione. Il lavoro deve essere studiato a 360°, per farli crescere armoniosamente. Ma ripeto, le premesse ci sono tutte perché riescano a portare in alto il nome del Ticino e della Svizzera.
Come hanno fatto nel passato altri…
Come non ricordarli? Sono tutti frutto di una scuola che non ha da invidiare niente a nessuno. A scadenze regolari riesce a farsi strada il talento, grazie al lavoro che riusciamo a compiere nelle nostre palestre. I nomi più recenti sono quelli di Ricardo Silva e Thiago Pugno, un ragazzo che promette tantissimo. Ma è sotto l’ala del compianto e grandissimo Michele Barra che sono cresciuti dei grossi nomi: come dimenticare negli Anni Ottanta del secolo scorso Ichem Dahmani, poi qualche anno dopo Rubi Belge? Sono pugili che sono rimasti nel cuore dei ticinesi e che hanno conquistato traguardi per certi versi fonte di ispirazione per tutti i giovani.
Conosco bene questi ragazzi, perché sono entrambi tesserati per il Boxe Club Locarno. Svechev lo è da più tempo e quindi si può dire che sia un prodotto al 100% del nostro sodalizio. Nasser invece è arrivato dopo, ma il fatto che ci abbia scelto dimostra che stiamo facendo un’ottima formazione. Il lavoro deve essere studiato a 360°, per farli crescere armoniosamente. Ma ripeto, le premesse ci sono tutte perché riescano a portare in alto il nome del Ticino e della Svizzera.
Come hanno fatto nel passato altri…
Come non ricordarli? Sono tutti frutto di una scuola che non ha da invidiare niente a nessuno. A scadenze regolari riesce a farsi strada il talento, grazie al lavoro che riusciamo a compiere nelle nostre palestre. I nomi più recenti sono quelli di Ricardo Silva e Thiago Pugno, un ragazzo che promette tantissimo. Ma è sotto l’ala del compianto e grandissimo Michele Barra che sono cresciuti dei grossi nomi: come dimenticare negli Anni Ottanta del secolo scorso Ichem Dahmani, poi qualche anno dopo Rubi Belge? Sono pugili che sono rimasti nel cuore dei ticinesi e che hanno conquistato traguardi per certi versi fonte di ispirazione per tutti i giovani.
Ci parli del percorso dei due ragazzi che debutteranno sabato prossimo.
Svechev è un locarnese purosangue, nato e cresciuto in città e formato nelle palestre cittadine. Il suo palmarès è già ben fornito e parla di vittorie in riunioni importanti, in Bulgaria, a Capo Verde e in Portogallo. In terra lusitana ha dominato l’Algarve Cup, uno degli eventi più celebri del calendario internazionale, in combutta appunto con Nasser. È una buona base perché nei prossimi anni si possa dare vita ad un gruppo di pugili professionisti che possa allenarsi completamente in Ticino. E per questo è stata creata la Ticino Pro Boxing, che tra l’altro organizza la riunione del Fevi. L’obbiettivo nel giro di alcuni anni è di costruire un polo del pugilato che possa attirare pugili da tutta la Svizzera.
E le prossime date quali saranno?
Ci sarà prima di tutto un appuntamento a cui voglio invitare tutti, il prossimo 10 giugno in occasione della Notte Bianca a Locarno. All’interno della Rotonda di Piazza Castello, sotto le stelle, i nostri due ragazzi daranno vita ad un’esibizione contro altri due professionisti, tra i quali anche il campione svizzero in carica. Poi a settembre c’è in vista un altro appuntamento a Berna per Svechev, ma ci sono ancora dei dettagli da regolare.
Il “suo” Boxe Club Locarno è un fiore all’occhiello.
Sono fiero di quanto abbiamo raggiunto in 13 anni di esistenza. Abbiamo avuto un periodo di logico rodaggio, ai quali hanno fatto seguito i primi successi nei campionati regionali nel 2012. Già a quei tempi andavo a strappare dei ragazzi letteralmente dalla strada, andandoli a cercare nei posti più pericolosi ad orari impossibili. Alcuni di loro sono arrivati a vincere dei titoli nazionali e questo mi ha riempito di gioia. Poi è arrivato Ricardo Silva, campione svizzero, un pugile dal talento sconfinato, il primo professionista formato nella nostra palestra. Insomma, dal 2012 abbiamo vinto 27 titoli, più altri premi ovunque in Svizzera. Ora Georgi e Riccardo sono le nostre punte di diamante.
Allora appuntamento al Fevi.
Senza dubbio. Ci sarà da divertirsi, anche perché ci sono diversi eventi collaterali, tra cui la presenza di Gué Pequeno, che sarà a disposizione dei suoi fans e di Ivan Zucco, doppio campione italiano e detentore della cintura WBC nella categoria supermedi.
OMAR RAVANI