In una recente tavola rotonda organizzata dal ministro dell'Economia Guy Parmelin l'Associazione degli inquilini aveva proposto di limitare lo spazio abitativo che una persona può affittare.
Si tratterebbe quindi di fissare il numero di persone autorizzate a vivere in una determinata dimensione di abitazione, al fine di incoraggiare un “uso ottimale” dei nuovi alloggi in affitto.
Questa proposta solleva la questione della crescente domanda di maggiore spazio abitativo per persona dal momento che la tendenza a creare nuclei familiari composti da una o due persone contribuisce alla carenza di alloggi.
Il quotidiano "Tages-Anzeiger" ha verificato se alcuni membri di spicco dell'Associazione degli inquilini rispettassero essi stessi questa proposta. Ad esempio, la consigliera nazionale socialista Jacqueline Badran (nella foto), membro del comitato dell'associazione, vive con il marito in un condominio di Zurigo, occupando due trilocali con una superficie abitativa totale di almeno 150 metri quadrati, ossia una media di 75 metri quadrati a persona, ben al di sopra della media svizzera.
Il giornale osserva che il politico vive in un alloggio superiore alla media e si stupisce dell'invito dell'Associazione degli inquilini a vivere in modo più frugale. Jacqueline Badran non ha potuto essere contattata per commentare questa contraddizione.
Il presidente dell'associazione, il socialista Carlo Sommaruga, vive invece in uno spazio più ristretto a Ginevra, affittando un appartamento di quattro stanze per la sua famiglia. Michael Töngi, vicepresidente dell'associazione, vive in un appartamento di 55 metri quadrati in una fattoria di sua proprietà.
Va notato che questa idea di limitare il consumo di spazio abitativo non è ancora stata elaborata in termini concreti e non è stata presentata alla tavola rotonda. Carlo Sommaruga ha dichiarato a titolo personale di non voler portare avanti questa idea.