LUGANO - Prestazione incolore? Prova sottotono? Svizzerucola, come direbbe qualche nostalgico del calcio anni Ottanta? Sì, confessiamolo pure: la nazionale rossocrociata vista in campo contro Andorra nelle qualificazioni europee ha suscitato sentimenti di rivolta nei tifosi e degli addetti ai lavori: ma si può giocare così male? No, assolutamente, oltretutto contro la 153esima forza (si fa per dire) del ranking mondiale della FIFA. E per giunta, con un pallido e tirato 2-1. Ma scherziamo? I soliti giornalisti di palazzo diranno che contava solo il risultato e che gli elvetici hanno preso sotto gamba l’impegno.
Noi diciamo che si doveva e si poteva fare molto di più. Eppure è capitato: che i nostri privilegiassero la regola del minimo sindacabile, per salvare le gambe e per non sprecare energie in vista della partita decisamente più difficile che li aspetta oggi a Lucerna contro la ben più temibile Romania. Contro la quale, per inciso, i rossocrociati dovranno alzare il ritmo del loro gioco ed essere più intensi, per non andare incontro a sorprese.
Tornando alla trasferta di Andorra: ci ha fatto molto piacere che l’ex granata Lima Sola trasformato da Roberto Morinini in centravanti negli anni giulianiani per supplire a carenze del ruolo - continui ad essere idolo del pubblico di casa e un esempio da seguire per i calciatori del suo piccolo paese. A oltre 40 anni non è da tutti, con ben 26 di carriera in Nazionale. Se non è un record mondiale poco ci manca.