Sport, 21 settembre 2023

“Il finale un po’ sottotono di una stagione dispendiosa”

Tiro: . Jason Solari, dalla qualificazione ai Giochi 2024 alla delusione di Rio

LUGANO - “Rio de Janeiro era l’ultima gara di una stagione lunga e dispendiosa. Purtroppo le cose non sono andate benissimo ma nel complesso sono soddisfatto: la qualificazione ai prossimi Giochi di Parigi del 2024 è certamente un gran bel risultato”.


Jason Solari, il campione bleniese di tiro con la pistola, non nasconde la propria amarezza per il mancato raggiungimento degli obiettivi delle prove di Coppa del Mondo disputati nella città carioca. Partito con certe ambizioni, ha dovuto riporle nel cassetto con disappunto. 



“La delusione per non essere entrato in finale – ci dice al telefono il suo allenatore Mauro Biasca – è che ha ottenuto 572 punti, 8 in meno della sua media stagionale. Adesso si va in pausa per ricaricare le batterie e ci focalizzeremo sugli obiettivi del prossimo anno e cioè gli Europei e naturalmente le Olimpiadi di Parigi, il top dei top. Come tecnico di Jason, il mio giudizio sulla sua stagione è comunque positivo: il 31esimo posto di Rio non scalfisce quanto fatto sinora. La giornata storta può capitare a tutti, anche ai migliori”.


Rio è dunque alle spalle ma questa esperienza resterà indimenticabile per i partecipanti rossocrociati alla trasferta. La “città meravigliosa” resta tale, malgrado abbia perso un po’ del fascino e della bellezza di un tempo. Colpa, dicono i brasiliani, della cementificazione selvaggia e di una crescente tensione sociale, che ha generato violenza e disordine.


“Dopo le gare, e malgrado l’inclemenza del tempo, siamo riusciti a visitare questa stupenda metropoli sudamericana. Di Rio porteremo nei nostri cuori il ricordo” ci dice Jason Solari, che oggi rientrerà in Svizzera con la nostra delegazione.


Da Rio alla Val di Blenio, ai luoghi in qui è cresciuto questo giovane tiratore, metalcostruttore al 50 per cento e sportivo d’elite nel resto del suo tempo libero: “Mi considero un semi-professionista, anche se le condizioni salariali della nostra categoria non è certo paragonabile a quelle di altre discipline. Ma sono contento così, e grazie anche alla disponibilità dei miei datori di lavoro, in settimana posso allenarmi almeno tre volte. Due a Faido e una a Bellinzona, negli stand di tiro”.


A proposito della Val di Blenio: negli Anni Settanta lo sport che andava per la maggiore era lo sci di fondo, grazie ad Ortensio Bassi, da Ponto Valentino, uno dei fondisti svizzeri più forti. Non ottenne risultati eccezionali ma era sempre lì a lottare con i primi nelle gare nazionali. Oggi il fondo e il calcio restano una passione radicata, anche se il tiro con la pistola sta crescendo e sta regalando a questa bellissima regione tante soddisfazioni proprio grazie Jonas Solari. che sta facendo incetta di titoli e riconoscimenti in patria e pure all’estero. Un atleta che ha raggiunto i risultati che conosciamo grazie al duro lavoro.


“ Rio a parte, questo è un momento particolarmente felice per il sottoscritto – dice il ragazzo della Società della Greina – La qualificazione alle Olimpiadi estive del prossimo anno è certamente un fiore all’occhiello per la mia carriera, anche se sono consapevole che per mantenere un certo livello dovrò operare un ulteriore salto di qualità”.


“Sin da bambino nutro la passione per le armi – ci dice Jonas - Mi hanno sempre trasmesso un certo fascino; poi crescendo ho cominciato anche ad imparare le varie tecniche di tiro e inevitabilmente mi sono buttato nella competizione. E pensare che prima avevo provato con lo judo: avevo sei anni. Poi ho giocato anche a calcio per un paio di stagioni nella squadra di Aquila. Ma era il tiro l’attività sportiva da cui ero attratto. In generale mi ritengo un appassionato di sport, visto che seguo con interesse anche le altre discipline.


Come è arrivato al tiro?
Spontaneamente ma anche imbeccato da un mio amico che seguiva dei corsi per giovani. Dopo una prova iniziale, ho capito che mi piaceva e mi sono iscritto anch’io. Le posso dire che questo sport impone molti sacrifici. Io per esempio nei week end mi dedico al 100 per cento al tiro.


Due parole su Mauro Biasca, suo coach e mentore.
Mi segue ovunque, anche in palestra e mi aiuta anche per la parte mentale. Ci conosciamo da anni e ci capiamo al volo.


Ora è concentrato sulla pistola ad aria compressa. Come mai?
È la specialità dove riesco meglio, mi da più soddisfazioni.

La pioggia continua a cadere in modo incessante: Rio però non perde il suo fascino. Immaginiamo Jason che la guarda un po' deluso: la “ città meravigliosa” non gli ha regalato i risultati che auspicava. Ma tant’è: di opportunità per riscattarsi non gliene mancheranno in futuro. Intanto sullo sfondo risuonano le note di Garota d’Ipanema, l’immortale musica di Tom Jobim e Vinicius de Moraes.

MDD

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