ROMA (Italia) – Dopo i filmati, sono spuntate anche le conversazioni relativi agli stupri di Roma perpetrati dal netturbino Ubaldo Manuali. “Quanto mi hai fatto bere ieri?” “Abbiamo fatto l’amore?”. “Sì, lo volevi. Dicevi che era da tanto che non lo facevi”. “Sarà… mi sembra di essermi addormentata mentre lo stavamo facendo”. Tutto quindi conferma i raggiri e l’assenza di lucidità delle donne sedotte e violentate dal 59enne netturbino che è in carcere con l’accusa di violenza sessuale plurima e diffusione illecita di immagini a contenuto sessuale.
Sul ‘Corriere della Sera’ sono emerse tutte le bugie presenti nelle chat tra Ubaldo Manuali e una delle vittime. “Quanto mi hai fatto bere ieri?”, chiede la donna il giorno dopo la notte passata assieme. “Forse hai un po’ esagerato”. “Dovevi fermarmi”. “Ma eri così contenta… eri carica”. “Le donne non reggono l’alcol”, si legge nelle chat ed è proprio questo senso di confusione che ha avvalorato la tesi delle indagini.
I tre stupri che vengono contestati a Manuali hanno in comune un dato: a tutti e tre gli appuntamenti ha offerto da bere alle vittime – sia in casa propria sia in casa loro – e la loro lucidità crolla dopo il primo bicchiere. Inoltre non è stata la quantità di alcol somministrata a stordire le tre donne, ma quella del tranquillamente messo nei bicchieri. Da qui sono nati i rapporti sessuali consumati con le donne assopite o addirittura inermi, filmati in ogni particolare e inviati a alcuni amici.
C’è inoltre un video nel telefono del 59enne che mostra l’assenza totale di lucidità delle vittime. La donna inquadrata mentre sta subendo l’abuso gli chiede: “Chi sei? Perché mi stai baciando?”. La risposta del netturbino è spietata: “Sono il tuo fidanzato, non preoccuparti”.