Mondo, 30 ottobre 2023

Un aeroporto nel sud della Russia preso d'assalto all'annuncio dell'arrivo di un aereo da Israele

Domenica sera decine di uomini hanno preso d'assalto il terminal dell'aeroporto di Makhachkala, capitale della repubblica russa del Daghestan, una regione a maggioranza musulmana. I disordini sono continuati per diverse ore, con la folla alla ricerca di passeggeri di un volo proveniente da Israele. Dopo l'intervento della polizia, l'agenzia aeronautica russa ha annunciato che alle 22:20 (20:20 in Svizzera), l'aeroporto è stato “sgombrato dai cittadini che si erano infiltrati senza autorizzazione”. Le autorità del Daghestan avevano invitato i rivoltosi a “fermare i loro atti illegali”, aggiungendo che “non sarebbe stato facile per ciascuno di noi assistere al massacro disumano di una popolazione civile, il popolo palestinese”.

Secondo il sito specializzato Flightradar, un volo proveniente da Tel Aviv della compagnia russa Red Wings è atterrato alle 19 ora locale (17 in Svizzera) a Makhachkala. Secondo il media russo Sota si tratta di un volo di transito che avrebbe dovuto continuare verso Mosca alle 21 (120 in Svizzera). Al momento non è possibile sapere se l'aereo fosse ancora sulla pista e quale sia la situazione dei suoi passeggeri. L'aeroporto rimarrà chiuso fino al 6 novembre, secondo l'agenzia aeronautica russa.
Secondo Sota, dopo l'annuncio dell'arrivo di questo volo, la folla si è dapprima radunata davanti all'aeroporto per controllare i passaporti delle persone in partenza alla ricerca di cittadini israeliani. Sempre secondo i media russi, gli agenti avrebbero poi fatto irruzione sul tetto dell'aeroporto e sulla pista per riportare l'ordine.



Dei video pubblicati su Internet mostrano i facinorosi abbattere le barriere, cercando di controllare le auto che lasciano l’aeroporto o forzando le porte del terminal. Uno dei video mostra un uomo appostato su una delle ali di un aereo Red Wings mentre in un altra ripresa si vede un uomo con in mano un cartello: “Gli assassini di bambini non hanno posto in Daghestan” e altri che gridano “Allah Akbar”. Alcuni tra la folla sventolavano bandiere palestinesi.

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