BERNA – Il Consiglio federale ha approvato nuovi accordi bilaterali con Grecia, Bulgaria e Cipro per finanziare progetti legati alla migrazione. Il pacchetto, pari a 60 milioni di franchi, rientra nel secondo contributo svizzero a favore di alcuni Stati membri dell’UE e coprirà il periodo 2025-2029. La ripartizione è la seguente: 28,65 milioni alla Grecia, 21,35 milioni alla Bulgaria e 10 milioni a Cipro.
I fondi saranno destinati in particolare all’accoglienza dei minori non accompagnati, con la costruzione di infrastrutture dedicate e servizi mirati, ma anche all’integrazione precoce dei rifugiati. In Grecia e Bulgaria verranno migliorate le procedure d’asilo, mentre a Cipro l’accento sarà posto sul sostegno ai programmi di ritorno volontario e di reinserimento nei Paesi di origine.
Secondo il governo federale, la scelta dei tre Stati si fonda su “criteri oggettivi”, legati all’intensità dei flussi migratori e al loro impatto diretto sulla Svizzera. Grecia e Bulgaria, infatti, sono Paesi di transito per numerosi richiedenti asilo diretti verso la Confederazione, mentre Grecia e Cipro si distinguono per l’elevato numero di migranti accolti in rapporto alla popolazione residente.
Il credito quadro per la migrazione, pari complessivamente a 190 milioni di franchi, punta a rafforzare la gestione europea dei movimenti migratori e a ridurre i cosiddetti “movimenti secondari irregolari” verso la Svizzera. Nella prima fase (2022-2026) erano già stati stanziati 70 milioni: 40 per la Grecia, 20 per l’Italia e 10 per Cipro. Con questi impegni, Berna intende ribadire la propria solidarietà europea e contribuire a una gestione “condivisa e responsabile” della migrazione.