Con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri a cavallo tra 2020 e 2021, l’offerta di trasporto pubblico in Ticino ha visto un importante potenziamento, migliorando notevolmente velocità, comodità e flessibilità degli spostamenti. Un considerevole ampliamento, questo, lo ricordiamo, fortemente voluto dal Dipartimento del territorio e in primis dal suo direttore, il ministro leghista Claudio Zali.
In questo senso, il primo bilancio tracciato a due anni dalla messa in esercizio della galleria di base del Monte Ceneri per il traffico passeggeri e dall’introduzione della nuova offerta di trasporto pubblico, è positivo. A rivelarlo è il rapporto annuo La mobilità in Ticino nel 2022, pubblicato dal DT questa settimana.
Treno: più 20% di passeggeri
Nel 2022 il numero di passeggeri sui treni in Ticino è aumentato del 20% rispetto al 2019 (anno di confronto, non influenzato dalla pandemia), in netta contrapposizione rispetto alla diminuzione del 6% registrata a livello nazionale nello stesso periodo. Anche il numero di passeggeri sui bus è salito, registrando un più 9%. Si tratta di cifre che evidenziano come una maggiore attrattività in termini di offerta si rifletta sull’utilizzo, sebbene il potenziamento del trasporto pubblico non abbia la pretesa di risolvere in maniera definitiva il problema del traffico nelle ore di punta e considerato anche che, saltuariamente, qualche piccolo problema all’infrastruttura si verifica ancora, causando, inevitabilmente, qualche disagio agli utenti.
Ad approfittarne è soprattutto il Locarnese
Le variazioni della domanda si differenziano a seconda della regione considerata: il numero di passeggeri sui treni è aumentato in modo più deciso nel Locarnese (+29%), mentre nel Bellinzonese l’aumento è più contenuto (+11%) a causa del fatto che sul collegamento Locarnese - Sottoceneri non è più necessario cambiare treno a Giubiasco o a Bellinzona. Anche per il trasporto su gomma il distretto che ha visto l’aumento più importante è il Locarnese (+25%). Nel Mendrisiotto la crescita si è invece limitata all’1%.
Nelle sezioni del Ceneri e di Cadenazzo, dove il potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico è stato particolarmente importante, i volumi di traffico stradale sono rimasti stabili (-1%), rispettivamente sono diminuiti (-5%) a fronte di un deciso aumento dell’utenza ferroviaria (+28% e +42%). Questi dati suggeriscono che la crescita della domanda su ferro sia il risultato di un duplice fenomeno: il trasferimento di utenza dalla strada alla ferrovia, in particolare per la sezione di Cadenazzo, e la generazione di nuovi spostamenti in treno.
Il rapporto annuo La mobilità in Ticino 2022
Il rapporto annuo La mobilità in Ticino 2022 e le schede infografiche, realizzate in collaborazione con l’Ufficio di statistica del DFE, forniscono una visione globale della mobilità nel nostro Cantone, comprendendo dati di dettaglio riguardo a traffico stradale, mobilità ciclabile, traffico merci ai valichi alpini, oltre ai dati relativi al trasporto pubblico. Nel 2022, rispetto all’anno precedente, si registra un aumento generale della mobilità, sia in auto (ad eccezione del Locarnese che ha visto ridimensionarsi il forte afflusso turistico osservato negli anni caratterizzati dal covid) sia con il trasporto pubblico. Per contro, la mobilità ciclabile, che negli ultimi due anni aveva registrato un incremento senza precedenti, nel 2022 è rimasta generalmente stabile. I numeri del nuovo trasporto pubblico sono consultabili sui siti internet
www.ti.ch/conteggi e www.ti.ch/numeri-tp.
*Dal MDD