Un piccolo pane bio a 95 centesimi, una banana a 20 centesimi o un pretzel al burro a 3,20 franchi. Queste spese, classificate come “pasti” o “spuntini”, figurano in una nota spese del Consigliere di Stato bernese Philippe Müller (nella foto), eletto fra le fila del PLR.
Questo nonostante il fatto che, come gli altri consiglieri di Stato bernesi, Müller guadagna quasi 280'000 franchi all'anno, somma a cui si aggiungono 8'000 franchi per le spese, ad esempio per l'utilizzo di un veicolo privato o per le spese di vestiario.
Anche altri consiglieri di Stato fanno ampio uso del rimborso spese. Il socialista Christoph Ammann, ad esempio, ha creato una “riserva di vini” per aperitivi e regali. Nel 2020 ha ordinato dodici bottiglie di Sauvignon Blanc 2018 e dodici bottiglie di Grand Pinot. Tutto a carico del contribuente.
Quest'ultimo ha inoltre cenato più volte con l'amministratore delegato di una società di consulenza e nel 2019 ha organizzato un ricevimento di Capodanno con il presidente della Confederazione. Per l'occasione si fece prestare dei vestiti dal teatro municipale, per 30 franchi l'uno.
Secondo diverse ricerche di “Kassensturz”, il ministro della Sanità Pierre Alain Schnegg (UDC), dal canto suo, si è fatto rimborsare 627 franchi per una bottiglia di Champanel e una bottiglia di Merlot durante un pranzo di lavoro con esponenti politici e collaboratori dell'Ufficio federale della sanità pubblica .
Kuno Schedler, professore di gestione pubblica all'Università di San Gallo interpellato dal Blick, è molto critico nei confronti di queste piccole somme rimborsate: “È una miseria. Per me è una questione di personalità”. Può capire la necessità di pranzi e regali per un consigliere di Stato quando si tratta di riunioni importanti, ma ritiene che nella maggior parte dei casi bisogna agire con parsimonia.
I consiglieri di Stato interessati non hanno voluto commentare. Tuttavia, queste spese sono del tutto legali, secondo un portavoce: “Le spese fatturate sono spese abituali e giustificate in una funzione a livello cantonale. Il fatto che i consiglieri statali deducano tali spese ufficiali dalle loro spese personali è coerente con la legge attuale”.