LUGANO – I presupposti, fatta eccezioni per le ormai croniche assenze tra squalifiche e infortuni, c’erano tutti ieri sera a Cornaredo per attendersi una vittoria del Lugano: c’era da “vendicare” la beffa subita circa tre mesi fa al Letzigrund, c’era da cancellare il clamoroso KO interno subito contro lo Stade Losanna, c’era da approfittare della sconfitta del Winterthur per allontanarsi in modo importante dal settimo posto in classifica e c’era da sfruttare l’occasione del pareggio interno dello Zurigo per accorciare sul 4° posto in graduatoria. E invece… e invece ieri sera tra le mura amiche a vincere sono stati il freddo e la noia. Già, perché Lugano e GC si sono salutate al 90’ su uno scialbo 0-0, condito da pochissime occasioni da rete, se non nessuna.
In effetti gli unici due sussulti vissuti ieri sulle rive del Ceresio corrispondono all’ennesimo infortunio, quello di Cimignani dopo circa 20’, e alla rete annullata per fallo di mano di Celar. Per il resto si è visto poco sul manto verde di Cornaredo, anche per merito di un GC che ha difeso in maniera coriacea e non ha concesso opportunità ai bianconeri che in fase offensiva non hanno praticamente creato nulla. A dirla tutta, neanche la Cavallette hanno creato grattacapi a Saipi che, ieri sera, avrà patito un gran freddo, vivendo 90’ da semplice spettatore.
A conti fatti, però, il Lugano ha incamerato il suo 4° punto in campionato nel 2024, si è allontanato di un piccolo passo dalla settima posizione e si è preparato mentalmente a un’altra “battaglia”, quella che lo attende sabato al St. Jakob Park, in quello che – oltre a essere uno scontro importante per quanto concerne la classifica, con i renani a -5 dalla truppa del Crus – rappresenta anche un antipasto del quarto di finale di Coppa Svizzera che si avvicina a gran velocità.