GINEVRA – I bagordi, la gioia e i festeggiamenti per il titolo svizzero conquistato la scorsa primavera sembrano lontani, sembrano un po’ offuscati, visto quanto sta faticando quest’anno il Ginevra. Dopo aver perso alcuni giocatori fondamentali per il loro piano tattico, primo fra tutti Tommernes, le Aquile in stagione hanno affrontato diverse difficoltà e la classifica parla chiaro: a poche giornate dal termine della regular season, il posto diretto nei playoff sembra davvero lontano e i campioni svizzeri in carica rischiano di dover affrontare le forche caudine dei temibili play-in per provare poi a difendere il loro scettro. Ma se si cambia scenario, spostandoci dalla Svizzera all’Europa, tutto cambia…
Ebbene sì, perché Bertaggia e compagni hanno fatto scintille nella Champions Hockey League, qualificandosi addirittura per l’atto conclusivo che questa sera si terrà in una Patinoires des Vernets esaurita in ogni ordine di posto. Un vero e proprio appuntamento con la storia per le Aquile che potrebbero compiere una doppietta (campionato-Champions) assolutamente inimmaginabile soltanto due anni fa.
I granata proveranno a ottenere quel successo già centrato dallo Zurigo nella prima edizione della coppa europea, andata in scena nella stagione 2008-09, prima che il torneo venisse cancellato per motivi finanziari, prima di essere rimesso in pista con un nuovo formato a partire dal 2014, anno in cui è cominciato un dominio svedese-finnico con i quattro trionfi del Frölunda e i successi di Lulea, Rögle, JYP e Tappara.
Parlando di Europa, non possiamo non ricordare che la prima squadra svizzera a trionfare fuori dai confini nazionali è stata l’Ambrì, capace di conquistare la Continental Cup nel 1999, a cui hanno fatto seguito l’anno successivo la Supercoppa e il bis nella stessa Continental Cup.