MIAMI (USA) – Questa volta Melissa Satta ha perso la pazienza, dopo che alcuni giornali, parlando della fine della sua storia con Matteo Berrettini, l’hanno definita “sex addicted”: l’ex Velina ha annunciato querele contro i responsabili, pubblicando nel frattempo un lungo sfogo social e una lettera firmata col suo avvocato in cui si definisce shockata e disgustata: “Sono decisa ad andare fino in fondo… credo che questa non sia una battaglia personale ma una conquista di civiltà. La violenza psicologica è grave quanto quella fisica”, ha scritto.
“Eccomi qua, ancora una volta costretta ad assumere la mia autodifesa dinnanzi al tribunale dell’inquisizione mediatica, senza aver commesso nessun ‘crimine’, né alcun comportamento annotato da riprovevolezza morale”, ha esordito la Satta nella lettera pubblicata sui social, dopo che alcune testate giornalistiche l’avevano definita “sex addicted”, parlando della fine della sua relazione con Matteo Berrettini. “Una definizione che mi lacera profondamente”, ha scritto l’ex Velina che intende procedere per le vie legali contro chiunque si permetta di usare tali definizioni “senza minimamente curarsi delle sofferenze causatemi come madre, prima che come donna e persona”:
Dopo una storia durate circa un anno, l’amore con Matteo Berrettini è terminato, così come annunciato pubblicamente dal tennista italiano. “Per un anno ho preso secchiate di m***a per la mia relazione appena conclusa. È stato un anno pesantissimo, difficilissimo”, ha detto la Satta con riferimento alle tante accuse di essere stata una distrazione per l’ex compagno e di avergli rovinato la carriera. “Adesso che è giunta al termine ancora una volta devo subire queste cose. Lo trovo inaccettabile, prenderò provvedimenti seri con i miei avvocati”, ha aggiunto.
“Non voglio strumentalizzare il sessismo... né voglio cedere alla facile tentazione di richiamare fatti di cronaca... ma credo che sia tempo che la stampa si assuma le proprie responsabilità e svolga il ruolo dell'informazione secondo i consueti canoni di verità e correttezza. Lo faccio per me, per mio figlio, per la mia famiglia, per tutte le persone che mi vogliono bene e per tutte le donne che devono subire delle situazioni assurde che vengono accusate e vengono fatte sentire come sono stata fatta sentire io in tutto questo anno”, ha concluso.