Lo jodel potrebbe essere incluso nell'UNESCO. L'Ufficio federale della cultura (UFC) ha infatti presentato una richiesta per includere queste vocalizzazioni così emblematiche della Svizzera come patrimonio culturale immateriale dell'umanità, ha annunciato martedì. Una decisione potrebbe essere presa alla fine del 2025. Lo jodel fu originariamente sviluppato nelle Alpi come metodo di comunicazione, con il pastore che chiamava il suo gregge da una montagna all'altra. Esiste in una versione “naturale” (solo melodie) e in una versione “cantata” (con strofe e testi).
Lo jodel si trasmette soprattutto all'interno delle famiglie, dei club e anche attraverso le scuole, come il master ad esso dedicato presso l'Università di Scienze Applicate di Lucerna dal 2018. Ancora molto popolare in particolare in Svizzera tedesca, riunisce più di 12'000 cantanti e 780 gruppi nell'ambito dell'Associazione federale degli jodel Associazione. In Svizzera è tornato di moda grazie alla star bernese Melanie Oesch e al suo gruppo familiare “Oesch's die Dritten”.
La Svizzera non è l'unico paese o regione al mondo a conoscere questo modo di cantare. Ma è senza dubbio il territorio più vasto in cui lo jodel viene praticato. È quindi necessario garantirne la conservazione per le generazioni future, ritiene l'UFC.
Inoltre, sono già previste azioni per sviluppare nuove offerte formative, per promuovere la prossima generazione, per documentare meglio questa tradizione e queste pratiche e per aumentare la consapevolezza pubblica sullo jodel, osserva.