Giorgio: in Ticino ci fu un tempo in cui queste prove erano tradizione...
Effettivamente i solerti appassionati dell’Unione Sportiva Ceresio iniziarono già nel 1913 con la salita al Monte Brè, cui fecero seguire la Paradiso-Carona. Diciamo che nella prima metà del secolo scorso ogni salita appetitosa la si faceva diventare una cronoscalata. Soprattutto per le moto.
Negli Anni Cinquanta un decreto governativo abolì le corse in circuito a seguito della tragedia di Le Mans. Per questo motivo in Svizzera fiorirono le gare in salita e nei rally…
Il divieto dei circuiti giunse nel dicembre del 1958. Fin lì esistevano circuiti cittadini in ogni città ticinese. Ma logicamente in un paese fitto di montagne come il nostro sembrava logico disputare cronoscalate, mentre francamente, per un circuito mancava lo spazio. I rally per contro sono sempre stati una specie di “disciplina” a parte, giustificatissima, ma con un’altra filosofia.
Non era una contraddizione impedire le gare in circuito e permettere quelle in salita? In fondo i pericoli erano e sono uguali...
La tragedia di Le Mans, che provocò la morte di un’ottantina di persone, dettò il divieto del ’58. Ma fin lì, in Ticino non c’erano più gare. Le ultime furono nel ’52: Monte Brè e Paradiso- Carona. Bisogna anche considerare che i “vecchi” organizzatori diventarono stanchi e che la furia… ambientalista contro le gare si muoveva già a quei tempi.
Tenero-Contra, Gerra-Piano Medoscio, Monte Generoso e via dicendo: gare con tanto pubblico e tanto entusiasmo.
Esatto. Il Generoso riprese nel ’64, Tenero nel ’70 e la Gerra Piano nel ’72. Mitico il Generoso, valido per il Campionato Europeo: una certa volta vi salì il grande Mike Hailwood. Contra venne presto sostituita dalla Medoscio: venti anni di grande motorismo nel Cantone dove passarono future stelle come Pellandini, Petrucciani, Pantellini-Mazzoni, Biland, Coulon e Cornu. E naturalmente non mancavano i sidecars. Salivano attorno agli stretti tornantini con l’atletico passeggero a buttarsi di qua e di là nel carrozzino...
E a livello di quattro ruote?
Ci fu una sola vera cronoscalata automobilistica, quella del Luzzone dal 1967 al ’69. Una stradina stretta e sconnessa che portava fino alla diga, col parco chiuso sulla diga medesima. La prima la vinse Silvio Moser. Nel ’69 fu la manche svizzera dell’Europeo di Formula Ford. Arrivarono una ventina di piloti inglesi, anche se vennero distribuiti solo la metà dei punti, ragion per cui i due leader della classifica non vennero. I nomi? Da non credere: James Hunt ed Emerson Fittipaldi, futuri campioni del mondo di formula 1.
E chi organizzava queste competizioni?
Antesignana fu l’Unione Sportiva Ceresio di Lugano. Presto giunse l’Unione Motoristica Locarnese, poi i diversi Motoclub delle città dove si correvano in circuito (Bellinzona, Locarno, Lugano e Mendrisio). E al “Generoso”, l’Auto Moto Club Generoso, attivo ancor oggi con la rievocazione della Chiasso-Pedrinate, che si svolge sempre a metà settembre, una manifestazione che merita di essere vista.
Ora le cose sono cambiate e di gare in salita non ce ne sono quasi più.
L’iter procedurale per ottenere (tutti) i permessi è lungo, intenso e difficile. Bisogna avere l’accordo dei comuni ma soprattutto dei confinanti. Dove una volta non abitava nessuno, nel frattempo è stata costruita casa dopo casa. E a questa gente i motori per due giorni ogni due anni crea scompiglio. Mi ricordo di aver letto la ragione per la quale la Tenero-Contra, dopo l’edizione 1970, fu abolita: gli abitanti della zona si lamentarono perché il rombo dei motori disturbava, oltre agli umani, anche cani, gatti e galline.
Anche Jo Siffert partecipò ad una gara in salita.
Esatto. Con le moto, con una 350 ccm sul circuito di Locarno nel ’59. Si ritirò ma poi vinse il campionato svizzero di quell’anno.
RED.