Un cittadino serbo residente nel canton Zurigo è stato condannato per aver abusato sessualmente della figlia di 10 anni e di una sua amica coetanea, nello stesso letto dove le due bambine avevano passato la notte. L'imputato ha inoltre toccato cinque volte la figlia in diverse occasioni, sin da quando aveva 8 anni.
Durante il processo svoltosi mercoledì davanti al tribunale distrettuale di Bülach, l'imputato, un serbo residente a Zurigo, ha negato le accuse mosse contro di lui. Ha accusato la moglie, che vive altrove, di cospirazione: “Ha incitato la figlia e la sua amica ad incriminarmi”. Ma sulla figlia del vicino sono state trovate tracce del DNA dell'imputato, che hanno dimostrato che è stata toccata o penetrata nella regione anale.
Il suo avvocato ha chiesto l'assoluzione, invano. Il tribunale ha infine condannato l'imputato secondo la richiesta del pubblico ministero: una pena detentiva di cinque anni seguiti da dieci anni di espulsione dal territorio svizzero. Secondo il giudice “le dichiarazioni delle due bambine sono credibili”.