TRENTO (Italia) – In tanti, tra quelli un po’ più “grandi”, amanti del ciclismo e no, forse non si ricorderanno come finì il Giro d’Italia ’99, non si ricorderanno chi vinse quell’edizione, ma sicuramente sapranno cosa avvenne durante quella Corsa Rosa a Madonna di Campiglio: l’esclusione di Marco Pantani, per ematocrito alto, quando il romagnolo stava dominando il suo secondo Giro consecutivo fece un rumore fragoroso nel mondo dello sport e non solo. Da quella vicenda il Pirata non si riprese più del tutto e nel giro di cinque anni, tra depressione e cocaina, perse anche la vita.
Ebbene, ora, a distanza di 25 anni, un collaboratore di giustizia eccellente è tornato a parlare davanti ai carabinieri: “Se Pantani vinceva il Giro il banco saltava. La Camorra, l’alleanza di Secondigliano, avrebbe dovuto pagare diversi miliardi di scommesse clandestine e rischiava la bancarotta”. Sono le parole riportate nei verbali della Commissione antimafia di cui ‘LaPresse’ ha preso visione e che si uniscono a quelle dette diversi anni fa, e stranamente mai approfondite, da Renato Vallanzasca, il famoso boss della banda della Comasina, a cui un detenuto allora aveva detto di “scommettere sull’esclusione di Pantani al Giro”.
“Associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine e collegata al decesso del ciclista”, è l’ipotesi di reato su cui ora si indaga: nei prossimi giorni verranno ascoltate decine di persone informate sui fatti. Sotto la lente di ingrandimento, ovviamente, la tappa di Madonna di Campiglio del Giro ’99. Il Pirata a due tappe dalla fine aveva un vantaggio in classifica generale di quasi 6’. Ma la mattina del 5 giugno i controlli antidoping, sui quali grava il grande sospetto della manipolazione ad opera della Camorra, lo misero fuori gioco.
“Già molto tempo prima rispetto al giugno 1999, era noto alla popolazione carceraria di origine campana che Pantani sarebbe stato escluso dal Giro, poiché tale manifestazione era condizionata dall’intervento di un clan camorristico”, avrebbe confermato Renato Vallanzasca prima che le sue condizioni di salute peggiorassero.