THUN – A questo Lugano non piace vincere facile, ma piace vivere sul filo dell’incertezza e del pericolo, vivere quel brivido che solo il dubbio tra la vittoria e la sconfitta sa regalarti. Domenica contro il Lucerna il fato aveva voltato la faccia ai ragazzi di Mattia Croci-Torti, ieri sera alla Stockhorn Arena di Thun, nel ritorno del terzo turno preliminare di Europa League, l’esito è stato un altro. Ma che sofferenza incredibile! In ogni caso, dopo il pareggio per 2-2 ottenuto ieri, i bianconeri una cosa ora la sanno: disputeranno la fase a girone di una coppa europea. Starà a loro, ora, definire se sarà Europa League o Conference; tutto dipenderà dall’esito del playoff che vedrà il Lugano affrontare quel Besiktas che riporta alla mente la pazzesca nottata di Istanbul di un anno fa.
Che sofferenza, dicevamo. Sì anche se i primi 44’ della sfida di ieri sera non lasciavano presagire nulla di tutto ciò, con i ragazzi di Croci-Torti abili sia a gestire il gioco sia il vantaggio maturato nella sfida d’andata. Peccato che proprio sul finire della prima frazione Zhaid, dal nulla, ha trovato il pertugio per battere Saipi, per rimettere in equilibrio le sorti della qualificazione e per far deflagrare il match di Thun. Sì perché da quel momento in poi è successo di tutto: prima il primo pareggio firmato Steffen a inizio ripresa – dopo una splendida combinazione con Bislimi – che sembrava aver messo a posto le cose, poi il nuovo vantaggio ospite con Markovic su errore clamoroso di Saipi su un calcio d’angolo e infine il rosso ricevuto da Hajdari, poco dopo due pazzesche occasioni sprecate di testa da Belhadji a tu per tu col portiere avversario.
Quando tutto sembrava aver preso la strada sbagliata, ecco la stoccata vincente, risolutoria e decisiva dello stesso Belhadj nel supplementare: la sua rete ha regalato una serata pazzesca a tutto il popolo bianconero e un passaggio del turno importante e pesantissimo, che sembrava ormai svanito, e che potrebbe anche dare una carica emotiva importante a tutto il gruppo.