Sport, 06 ottobre 2024

"Lugano da titolo", parola di Patrick Rossini

Oggi i bianconeri saranno di scena al Letzigrund per affrontare lo Zurigo in uno scontro al vertice

LUGANO - Zurigo-Lugano, un tempo classicissima del calcio svizzero, è tornata ad essere una sfida d’alta classifica. Una sfida che lanciamo con Patrick Rossini, ex attaccante bianconero e degli zurighesi.
Sono convinto che sarà una bella partita, ricca di pathos e pure di reti – dice il centravanti del Locarno
– Queste due squadre amano giocare, senza speculare troppo. Non a caso si trovano nei quartieri alti del campionato. Insomma: un match tutto da seguire!  



Ma i bianconeri ci arrivano con la partita di Conference League nelle gambe. Lo Zurigo invece ha riposato. 
A questi livelli, pur ammettendo che giocare tre volte alla settimana non è certo il massimo, non credo che vi siano troppi scompensi: la squadra bianconera è stata preparata per questo tipo di situazioni e poi la bella vittoria sui finlandesi le avrà dato ulteriore morale. No, sono convinto che il Lugano non sarà condizionato dagli sforzi di Coppa… 


Lo Zurigo lo scorso torneo non ha concesso molto alla pattuglia di Croci Torti. 
È un avversario difficile, lo sappiamo, che spesso negli ultimi anni ha cambiato pelle. Dopo aver vinto il campionato svizzero nel 2022, l’anno seguente si è ritrovato a lottare sul fondo per poi riemergere. Il via vai di giocatori e allenatori non ha favorito la continuità di risultati. Adesso però sembra aver ritrovato il giusto cammino e lo ritengo un avversario molto ostico. Per chiunque. È una squadra solida, imprevedibile e con diverse ottime individualità.


E il Lugano?
Mi sbilancio: in questo momento è forse la squadra migliore in Super League. E considerando che lo Young Boys è in grave crisi di gioco e risultati (e non ne sono stupito, visto che secondo me Rahmen è un tecnico scarso), ritengo i bianconeri fra i principali candidati al titolo. Se avrnno costanza, se continueranno il loro percorso di crescita in modo lineare e non subiranno infortuni, beh, credo che la squadra ticinese si toglierà molte soddisfazioni. 


La vittoria in Conference è comunque uno stimolo in più per i luganesi. 
Per un giocatore partecipare ad una competizione internazionale è sempre un momento particolare, sentito, carico di emozioni e motivazioni. Saipi e soci sapranno cavarsela al meglio. Nel torneo europeo, hanno inoltre delle buone possibilità di andare avanti. 


Infine: Patrick, come mai la sua avventura sulle rive della Limmat non andò come avrebbe voluto? Quando firmai per lo Zurigo avevo molte aspettative. Ma ci arrivai nel momento sbagliato: la squadra girava e il Mister di allora Urs Meier preferiva schierare altre punte o mezze punte sul fronte offensivo, cito Chiumiento o Chikhaoui. Alla fine, comunque, restai solo una stagione.

RED.

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