ZURIGO – Era un vero scontro in testa, era una vera prova del nove, per capire se il Lugano può davvero guardare alla prima posizione in classifica. Era una di quelle partite che possono o rendere ancora più granitiche le tue convinzioni, o le può sgretolare in un attimo. Se pensiamo che il Lugano ha fatto ritorno da Zurigo con 1 punto e con l’amaro in bocca, dovuto alla sensazione di aver perso 2 punti sul suo cammino, è facile pensare che questa squadra può davvero sognare in grande, facendo sognare un intero Cantone.
Se vai a Zurigo, contro una delle squadre più in forma della Super League, e per tutta la partita semini il panico nella retroguardia avversaria, se trovi il vantaggio e in diverse altre occasioni vai vicino al secondo gol, tanto da rendere l’estremo difensore avversario il miglior uomo in campo, se vieni giudicata un po’ da tutti come la formazione che gioca il miglior calcio in Svizzera e che ha idee e schemi ben chiari, allora significa davvero che quello step in avanti, anche dal punto di vista mentale lo hai fatto.
Per questo l’1-1 maturato ieri al Letzigrund lascia l’amaro in bocca in casa bianconera, perché lo Zurigo – che non è certo una squadra sprovveduta – ha sì ballato e ci ha capito poco o nulla quando i bianconeri hanno giocato a palla a terra, ma ha saputo anche sfruttare le sue qualità, ovvero la fisicità sulle palle ferme, a fotografia della rete del pareggio ottenuto ieri.
Peccato ci verrebbe da dire, ma questa partita disputata dai ragazzi di Mattia Croci-Torti, se letta e incamerata con la giusta mentalità, potrà aprire spiragli meravigliosi davanti alla squadra ticinese.