Secondo Reto Gurtner, professionista del turismo, gli appassionati di sci potrebbero presto dover spendere fino a 300 franchi per una giornata sulle piste. Una previsione che ha suscitato forti reazioni nel settore. Nei comprensori sciistici svizzeri il cosiddetto “prezzo dinamico” è infatti già una pratica comune. Come per i voli o le prenotazioni alberghiere, fattori come la domanda o le condizioni meteorologiche sono decisivi per le variazioni dei prezzi. Prenotare in anticipo il proprio pacchetto permette spesso di beneficiare di tariffe più vantaggiose.
In località rinomate come Flims-Laax, St. Moritz o Zermatt sono già diffusi pacchetti a partire da 100 franchi al giorno. Ma per Reto Gurtner, direttore della Weisse Arena, un'impresa di servizi integrati nel settore del turismo e del tempo libero con sede nei Grigioni, questi prezzi restano insufficienti: "Sciare oggi costa troppo poco", ha dichiarato durante la trasmissione "50:50” trasmesso dalla televisione romancia RTR e Südostschweiz.
L’esperto dei comprensori sciistici prevede un forte aumento dei prezzi: “Entro dieci anni una tessera giornaliera a Laax costerà tra i 200 e i 300 franchi”. Secondo lui a questo aumento contribuiranno l'inflazione, l'aumento dei costi d'esercizio e la concentrazione dei clienti nelle stazioni situate più in alto.
Berno Stoffel, direttore di Remontées Mécaniques Suisses, dubita tuttavia di queste previsioni. "Che i prezzi raddoppino o triplichino, non penso che sia realistico", ha detto alla SRF. Negli ultimi dieci anni i prezzi sono aumentati “solo” del 15% in media, “e pensiamo che continuerà così”.