YVERDON – Quattro su quattro. Il Lugano targato Mattia Croci-Torti per il quarto anno consecutivo è approdato ai quarti di Coppa Svizzera. Quel trofeo che nella testa della dirigenza è sempre al primo posto, quella competizione che la società ha ormai messo nel mirino ogni anno dal 2021, ovvero da quando Angelo Renzetti ha ceduto l’FC Lugano a Joe Mansueto e da quando, dopo l’addio di Abel Braga, sulla panchina sottocenerina si è seduto il Crus. Ieri sera al Municipal di Yverdon i bianconeri forse hanno sudato più del previsto per avere la meglio di una squadra imbottita di seconde linee e in grave difficoltà in campionato, ma alla fine a decidere la contesa – come spesso capita – sono stati i cambi decisi dall’allenatore momò.
Il 2-0 conclusivo porta le firme di Mahmoud e di Zanotti, ma Osingwe e compagni – dopo aver sciupato in apertura una grossa occasione con Vladi – hanno dovuto lottare, soffrire e sacrificarsi per avere la meglio della compagine allenata da un Mangiaratti ormai sempre più in bilico. Il fortino vodese, infatti, ha retto fino al 79’ ma nel contempo i padroni di casa erano andati vicini al vantaggio con Rodrigues, il cui tiro è stato fermato solo dal palo, sfruttando qualche occasione di troppo concessa dalla truppa bianconera.
Ma questo Lugano lo conosciamo e sappiamo anche che due partite di fila non le sbaglia. Dopo il brutto KO di domenica rimediato a Ginevra, questa volta i cambi di Mattia Croci-Torti hanno dato i loro frutti. È bastato un cambiamento di modulo, passando a un 3-4-3 più offensivo, e gli inserimenti di Bottani e Belhadj per ribaltare l’andamento del match, per confermare quel feeling meraviglioso che questa squadra ha con la coppa nazionale e per portare a casa un successo molto prezioso e importante anche per la serenità mentale di un gruppo che ora è chiamato ad andare a vincere a Lucerna nel weekend per continuare a rincorrere il grande sogno stagionale: il titolo nazionale.