I parenti della vittima di un accoltellamento da parte di un jihadista pretendono un risarcimento di 200'000 franchi dalla Svizzera. L'episodio risale al 12 settembre 2020 quando Joao, cittadino portoghese di 29 anni, era stato accoltellato a morte a Morges (VD) mentre trascorreva tranquillamente una serata con gli amici all'esterno di un ristorante kebab.
Oggi i genitori e il fratello di Joao chiedono alla Svizzera un risarcimento di 200'000 franchi perchè ritengono che le autorità non abbiano adottato misure adeguate, nei mesi precedenti l'assassinio del giovane, contro Omer, il futuro attentatore jihadista. Quest'ultimo era appena uscito di prigione. Egli era quindi noto alla giustizia e posto sotto la sua supervisione.
Dal suo rilascio dal carcere, Omer doveva adempiere ad alcuni obblighi, come presentarsi una volta alla settimana alla stazione di polizia di Morges. Obblighi ai quali si è sottratto, senza la minima reazione da parte del procuratore federale incaricato di monitorarlo, spiega l'emittente romanda RTS.
"La morte di Joao non sarebbe avvenuta se fossero state prese le misure adeguate, che potrebbero solo essere necessarie data la situazione", spiega l'avvocato della famiglia.
Sempre secondo la famiglia di Joao, la Confederazione dovrà rispondere delle presunte mancanze dell'ex procuratore federale. Chiede un risarcimento di 80'000 franchi per la madre della vittima, 80'000 franchi per il padre e 40'000 per il fratello.
Il dossier è nelle mani del Dipartimento federale delle finanze. Una decisione dovrebbe essere presa nei prossimi mesi.