LUGANO – Ci eravamo lasciati col derby vinto dal Lugano tra le mura amiche contro un Ambrì andato in affanno e in confusione durante i 60’ disputati lo scorso 23 dicembre alla Cornèr Arena. Ci eravamo lasciati con una classifica decisamente frustrante per entrambe le compagini del nostro cantone – il Lugano al momento è 13° e farebbe i playout mentre l’Ambrì, “dall’alto” del suo 11° posto chiuderebbe qui la sua stagione –, ci eravamo lasciati con uno Zurigo in vetta – alla pari del Losanna, ma con 3 partite giocate in meno – e con l’Ajoie fanalino di coda. Ci ritroviamo, dopo una Coppa Spengler molto accattivante e imprevedibile, con uno Zurigo senza più Crawford – l’head coach ha mollato per problemi di salute fisica e mentale – con l’Ajoie senza più Turkulainen – il capocannoniere del campionato si è infortunato alla parte bassa del corpo e ha detto addio alla sua stagione – e con il Lugano e l’Ambrì alla caccia di punti fondamentali per continuare a sperare.
Attenzione però: bianconeri e biancoblù sono attesi al varco. Già da questa sera. I ragazzi di Gianinazzi, infatti, andranno a far visita a un Berna capace di salutare il 2024 con 3 vittorie di fila. L’HCL sarà riuscito a riposare, a ricaricare le batterie e a ritrovare testa, fiducia e carattere? Difficile a dirlo. Sicuramente l’head coach dei sottocenerini potrà contare su un Carr decisamente rinfrancato da quanto fatto alla recente Spengler Cup, dove è riuscito a realizzare ben 4 reti in 3 match: una media di molto superiore a quella firmata fin qui in stagione con la maglia del suo club di appartenenza. Il canadese è in scadenza di contratto e, sia se vorrà restare sulle rive del Ceresio sia se vorrà migrare verso altri lidi, dovrà sicuramente fare meglio in questa seconda parte di stagione.
L’Ambrì, da par suo, poco costante come spesso gli capita, aprirà il 2025 ospitando in casa il sorprendete Langnau che zitto zitto si è issato fino al settimo posto in graduatoria. I leventinesi dovranno ritrovare la brillantezza persa con l’ultima pausa di dicembre, mettendosi così alle spalle un finale di 2024 condito dalla sconfitta nel derby, dalla rocambolesca vittoria ai rigori di Kloten e dai due KO contro Rapperswil e Losanna. La speranza è che durante questa lunga pausa di Natale Cereda abbia trovato i giusti equilibri, i giusti schemi e che i suoi ragazzi abbiano ritrovato la serenità e le motivazioni venute un po’ meno nelle ultime uscite dello scorso anno.