EOC - Mobbing, pressioni psicologiche, discriminazioni e perfino interventi medici potenzialmente inadeguati. È uno scenario inquietante quello che emerge da diverse testimonianze interne all’Ospedale regionale di Lugano (ORL), dove ormai da settimane si moltiplicano le segnalazioni sul clima lavorativo e su presunte irregolarità nel reparto di ortopedia. Ora anche la politica prende posizione: dodici granconsiglieri, capitanati da Marco Noi, hanno depositato un’interrogazione urgente.
Audit indipendente. È questa la richiesta centrale dei parlamentari, che ritengono inadeguato l’incarico già conferito all’avvocata Martinelli Peter dall’EOC. «Il problema non è la persona, ma la natura del mandato, chi lo ha conferito e chi lo controlla», si legge nel testo. Secondo i firmatari, solo un’inchiesta condotta dal Parlamento potrà garantire la necessaria imparzialità, sull’esempio di quanto avvenuto in passato nel caso Unitas.
Segnalazioni crescenti. L’interrogazione cita una dinamica ormai consolidata: da un paio di denunce iniziali si è passati a numerose testimonianze, anche non ancora pubblicate, da parte di personale medico e amministrativo. «Non è inverosimile pensare che un audit indipendente possa far emergere ulteriori fatti gravi», scrivono i deputati, che evidenziano anche il rischio di un “audit-alibi” che serva più a proteggere la reputazione dell’EOC che a chiarire i fatti.
Dubbi sul sistema. Oltre a chiedere il numero di segnalazioni raccolte negli ultimi dieci anni, gli interroganti vogliono sapere quanti medici operano con contratti a termine, con che durata e con quante proroghe, sollevando dubbi sul modello gestionale stesso. In totale dieci le domande poste al Consiglio di Stato, tra cui anche la richiesta di chiarimenti su presunte falsificazioni di rapporti operatori imposte da un dirigente per «tornaconto personale».