BARCELLONA (Spagna) – Se non fosse vero, sembrerebbe una barzelletta. Ma quanto è accaduto tra il Barcellona e Thomas Heurtel, cestista francese, è assolutamente vero e pazzesco. Lo scorso fine settimana, per sostituire Raul Neto, il club spagnolo aveva contattato Octagon, l’agenzia di riferimento per il mercato europeo dello stesso Heurtel; accertata la disponibilità immediata del 35enne francese di fare armi e bagagli e trasferirsi con la famiglia in Spagna, poco dopo è arrivato il contatto telefonico diretto tra i play e l’allenatore. Nel giro di 48h il Barcellona ha prima annunciato il taglio di Neto per poi, sistemate le carte, acquistare i biglietti aerei per il cestista e la famiglia da Shenzen – dove il 35enne ha disputato 10 partite – a Barcellona. Finita qui? Neanche per idea, il “bello” deve ancora arrivare.
Heurtel, dopo 15 ore di volo, nel fine settimana è giunto in Catalogna, pronto per firmare il contratto fino a fine stagione per poter essere già a disposizione per il derby di Liga contro il Badalona. Peccato che all’aeroporto El Prati non ci fosse nessuno del Barcellona ad accoglierlo.
Il motivo? Presto detto, così come ha dichiarato il CEO di Octagon, David Carro, in una conferenza stampa lampo organizzata per spiegare quanto avvenuto: “Il Barca ha acquistato il volo, mercoledì ha fissato le visite mediche e ha indicato il 3 come futuro numero di maglia di Thomas. Josep Cubells – DS della sezione cestistica del Barcellona, ndr – ci hai poi chiamato dicendo che non si poteva più fare. Senza alcuna spiegazione. Mi ha chiamato chiedendomi di non salire sull’aereo, ma stava già volando. Non si può lavorare così, penso che non sia molto serio ritirarsi dalla firma. Pensavo che le parole e l’onore valessero qualcosa. Se rivelassi alcune cose, sarebbe uno scandalo”.