Un influencer di nazionalità algerina è stato arrestato dalle autorità francesi per aver esortato alla violenza contro la Francia. Il ministro dell'Interno francese Bruno Retailleau ha annunciato mercoledì mattina l'arresto dell'influencer algerino Rafik Meziane, che avrebbe utilizzato la piattaforma social TikTok per incitare ad atti di violenza sul territorio francese. Questo arresto, riferisce la stampa francese, avviene in un contesto di crescenti tensioni diplomatiche tra Parigi e Algeri.
Il ministro ha ringraziato le forze dell'ordine per la loro “professionalità” e ha sottolineato un approccio di tolleranza zero verso chi incita alla violenza. Questo arresto è peraltro l'ennesimo dopo che altre personalità dei social media algerine in Francia sono state interpellate dalle autorità.
All’inizio di questo mese, un altro influencer, tale Mahdi B., è infatti stato arrestato e incarcerato, mentre “Doualemn”, un addetto alla manutenzione algerino di 59 anni e padre di due figli, è stato arrestato a Montpellier dopo aver pubblicato quello che le autorità hanno ritenuto un controverso video su TikTok. .
Il caso Doualemn ha suscitato particolari polemiche dopo che le autorità algerine si erano rifiutate di accoglierlo dopo che i funzionari francesi avevano tentato di espellerlo il 9 gennaio scorso. L'uomo è stato poi riportato in Francia la sera stessa, dopo che il 12 gennaio un giudice aveva prolungato la sua detenzione per 26 giorni.
“L’Algeria cerca di umiliare la Francia”, ha detto Retailleau dopo la fallita espulsione. Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha avvertito che la Francia “non avrà altra scelta che reagire” se “gli algerini continueranno questa escalation”.
Questi arresti si inseriscono in un contesto di deterioramento delle relazioni franco-algerine, in seguito al riconoscimento da parte di Parigi della sovranità marocchina sul Sahara occidentale e alla continua detenzione dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal, detenuto in Algeria da metà novembre.
Il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu ha criticato quelli che ha definito “gli attuali eccessi del governo algerino”, affermando alla radio France Inter di “non amare la Francia è diventata una questione di politica interna” in Algeria.
La crisi diplomatica ha spinto le autorità francesi a prendere in considerazione varie misure, tra cui una possibile riduzione dei visti concessi ai cittadini algerini, una rivalutazione dell’accordo franco-algerino del 1968 che disciplina i diritti dei cittadini algerini in Francia e una possibile riduzione degli aiuti allo sviluppo per Algeria, che ammontavano a 131,79 milioni di euro nel 2022.